Marco Giovannelli e la Francigena. La prima settimana di cammino
"Ci sono persone che scelgono di fare cammini molto impegnativi come nel deserto pur di scoprire qualcosa di più profondo che non sia la vita di tutti i giorni. Tutti noi ne avremmo bisogno, ma questa società propone modelli diversi e le persone vivono così insoddisfatte". Queste sono le parole di Filippo, un distinto signore che Marco ha incontrato a Lucca prima di partire per la sesta tappa del suo cammino, quella da Lucca ad Altopascio. Già, "la fatica e la lentezza ti fanno vedere con occhi diversi" e forte è nel nostro viaggiatore, la sensazione di vedere un'altra Italia. Uscire da Lucca è stato un piacere. Percorrerne le antiche mura, "un polmone verde che si snoda tutto intorno alla città, guardandola dall'alto". Il percorso prosegue poi quasi interamente su asfalto e la tappa si rivela brutta e noiosa. Fortuna che l'arrivo ad Altopascio avviene presto e questo permette a Marco di recuperare un po' di energie. La provincia di Lucca è stata molto attiva per quanto riguarda le vie storiche. Alla Francigena si affiancano anche La via del volto sacro e quella di San Pellegrino. Tre vie che hanno lunghe percorrenze in Italia. Ed anche, la settima tappa (quella percorsa ieri) offre nuovi e sorprendenti scenari.
"Primo tratto di nuovo tutto su asfalto, ma quando si lascia la provinciale per salire al colle Adorno la musica cambia. Ci si immerge in una vegetazione molto simile alla macchia mediterranea".E San Miniato si rivela un borgo davvero incantevole.
"Un posto dove ogni angolo sembra un'opera d’arte".Con la tappa di ieri, è una settimana esatta che il nostro viaggiatore è partito.
"Sto bene e sento tanta energia che si libera entrando ogni passo di più nella dimensione del pellegrino errante. Una condizione che apre tanti pori che sono ostruiti da una vita quotidiana dove facciamo sempre più fatica ad avere consapevolezza della tanta ricchezza che abbiamo intorno a noi, a partire dalle relazioni con le persone".Alcune immagini dalla sesta e settima tappa.


