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Martedì e mercoledì candidati in Mugello. Per terzo polo e Unione Popolare

Poi un interessante intervento di Maurizio Gori (Cinque Stelle) sull’eolico in Mugello. E’ il nostro cartellone elettorale

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Candidati e incontri Candidati e incontri © Pixabay
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Nuova puntata del nostro cartellone elettorale. Iniziamo con gli incontri previsti in questi giorni in Mugello. Domani mattina alle 10:30 (martedì 13 settembre) nella sede del Terzo Polo a Borgo San Lorenzo (Corso Matteotti 121) incontro con i candidati all’uninominale Stefania Saccardi e Edoardo Fanucci.

Il giorno successivo (mercoledì 14 settembre) alle 18 in piazza Garibaldi a Borgo San Lorenzo incontro con i candidati alla Camera dei Deputati per Unione Popolare: Simona Baldanzi (che sarà intervistata dal giornalista Massimo Rossi) e a seguire interverrà Maurizio Acerbo. Questa la nota di presentazione dell’incontro:

In una campagna elettorale che vede il Mugello ignorato dalla quasi totalità dei candidati delle diverse liste, trattato come un semplice bacino di voti dove piazzare estranei che verranno eletti senza che alcuna relazione sia poi mantenuta con il territorio e i suoi abitanti, la lontananza tra chi si candida e chi elegge si misura anche nella totale assenza di momenti di confronto con chi vorrebbe i nostri voti: nessun dibattito tra candidati, nessun confronto sui nostri temi.

Unione Popolare la pensa diversamente. Per questo ha deciso di candidare per la sfida uninominale per la Camera Simona Baldanzi, una delle figure più autorevoli del panorama politico mugellano, il cui valore come scrittrice, sindacalista e militante è riconosciuto ben oltre il nostro territorio, per la sua storia credibile, radicata nelle questioni più rilevanti che interessano il nostro Mugello, e per il suo ininterrotto impegno.

Aspettiamo perciò tutte e tutti gli abitanti del Mugello mercoledì 14 settembre in Piazza Garibaldi a Borgo San Lorenzo, dove Simona Baldanzi sarà intervistata dal giornalista Massimo Rossi sulle questioni territoriali e Maurizio Acerbo, capolista nel plurinominale per la Camera, illustrerà le posizioni, le idee e le proposte di Unione Popolare con de Magistris a livello nazionale in vista delle elezioni del 25 settembre.

Sempre in chiave mugellana segnaliamo anche un intervento del candidato Maurizio Gori (Movimento Cinque Stelle) sul tema eolico:

Per esprimere un giudizio ponderato su un progetto come quello dell’impianto eolico sull’appennino bisognerebbe prima esaminarlo nel dettaglio, tenere sempre a mente che esso comporta l’abbattimento di ettari di foresta e che si tratta di una zona geologicamente fragile,  soggetta a rischio idrogeologico oltre che sismico. Invito il presidente dell’ordine degli ingegneri a ripensarci, a riesaminare in quest’ottica la sua posizione. L’ing. Fianchisti scrive che le opere vanno realizzate rispettando le leggi ed è qui che tutti noi cittadini insieme alle associazioni diciamo che le leggi non sono state rispettate e ora sarà il Tar e poi eventualmente il Consiglio di Stato a valutare l’operato autorizzativo. L’ingegnere sostiene che l’Italia e la Toscana sono prigioniere delle mille autorizzazioni che servono per realizzare opere necessarie: in realtà le modifiche legislative e l’introduzione dell’art. 27 bis al D.Lgs 152/2006 consentono di ottenere tutte le autorizzazioni per quanto riguarda gli impianti di energia rinnovabile, a patto che il progetto sia ben fatto, in circa 250 giorni. Per approvare questo impianto presentato a dicembre 2019   ci sono voluti poco più di due anni dai  quali  vanno tolti i 180 giorni che la ditta proponente ha richiesto per presentare le integrazioni richieste, integrazioni che in molti casi  non sono nemmeno state prodotte nella conferenza dei servizi. Faccio altresì presente che dall’opposizione presentata nel febbraio 2022 dalla Soprintendenza,  il Consiglio dei Ministri, oltre tutto dimissionario, ha espresso il proprio parere solo pochi giorni fa, dopo circa sei mesi.  L’ingegnere interviene anche sollecitando l’iter per la realizzazione del “piano laghetti” della Regione Toscana che prevede 34 invasi capaci di garantire autosufficienza idrica a tutto il territorio. Ci si dimentica però che dopo la costruzione delle gallerie della TAV che hanno prosciugato la  risorsa idrica (torrenti, sorgenti, pozzi) in 350 Kmq. del territorio Mugellano, la Regione aveva previsto con il finanziamento della TAV l’esecuzione di diversi piccoli invasi a servizio dell’agricoltura: la decisione risale al 2002. Ebbene dopo vent’anni nel Mugello non  c’è ombra di piccoli invasi.  Sarebbe bello poter organizzare un confronto con l’ingegnere Fianchisti  insieme a tutte le associazioni, magari visitando insieme i luoghi dove l’impianto eolico è previsto.

 

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