x
OK!Valdisieve

Massorondinaio. Il Sindaco chiede valutazione ASL sui rischi per la popolazione

  • 399
Massorondinaio. Il Sindaco chiede valutazione ASL sui rischi per la popolazione Massorondinaio. Il Sindaco chiede valutazione ASL sui rischi per la popolazione © n.c.
Font +:
Stampa Commenta

Il Comitato Massorondinaio, in data 8 settembre 2018, ha ricevuto risposta all’istanza dello scorso 13 agosto firmata da 168 persone residenti in San Piero a Sieve con cui chiedeva uno studio di impatto sanitario dell’attività dell’impianto di conglomerato bituminoso presente in zona Massorondinaio e della compatibilità dello stesso con la presenza residenziale attuale coinvolgendo Arpat e Asl territorialmente competenti o, se quest’ultima impossibilitata, istituti universitari e l’istituto superiore di sanità. Questa istanza è stata formulata dal Comitato per chiarire aspetti di impatto sanitario che possono interessare la zona residenziale immediatamente a ridosso dell’impianto e lo stesso abitato di San Piero a Sieve nella sua interezza, essendo ubicato tutto nel raggio di circa 1 km dall’impianto in oggetto. L’istanza del Comitato era stata motivata in modo particolareggiato e tra le motivazioni erano state citate :

  • i numerosi esposti ad Arpat per emissioni odorigene moleste
  • il verbale del gennaio 2018 della riunione del Consiglio di Istituto Scolastico Comprensivo Scarperia San Piero a Sieve nel quale emergeva la preoccupazione di molti genitori in relazione all’impatto delle emissioni dell’impianto in oggetto sui bambini che frequentano l’istituto
  • la lettera del 27 luglio 2011 della Asl U.F Igiene e sanità Pubblica Zona Mugello, in risposta all’esposto sottoscritto dai cittadini del 16 maggio 2011, dove si individuavano due problematiche precise: l’attività emette odori che disturbano diversi cittadini sia in prossimità della ditta, in zona Massorondinaio, sia in località Scaffaia, al di là del fiume Sieve e non è stato effettuata alcuna verifica sull’entità del disturbo, quindi sugli effetti che tali emissioni possono aver prodotto e continuare a produrre sulla salute dei cittadini interessati. Questo a prescindere dal rispetto dei limiti di emissioni stabiliti nell’autorizzazione in vigore per l’impianto in oggetto.
La comunicazione Arpat sugli esiti degli accertamenti ambientali compiuti presso l’impianto e inviata in data 5 aprile anche al Sindaco dove si rilevava che:
  • relativamente alla movimentazione del prodotto finito le misure adottate fino ad ora di contenimento delle emissioni diffuse: “risultano allo stato attuale inadeguate e non risolutive del fenomeno rilevato”
  • i metodi di autocontrollo per i parametri SO2 e COT non sono rispettosi della autorizzazione vigente rendendo non validi gli esiti
  • strumentazione per campionamenti senza adeguati sistemi per renderla efficace al fine in quanto non rispetta i requisiti della DGRT n° 528 del 1 luglio 2013 non essendo presenti sistemi per il trasporto in quota della strumentazione necessaria a detti campionamenti né idonei accessi alla piattaforma il tutto in difformità all’allegato A alla D.D. n. 9705/2017 della Regione Toscana
Il Sindaco di San Piero a Sieve Federico Ignesti, come già detto, ha risposto all’istanza del 13 agosto 2018. Di seguito pubblichiamo integralmente la sua risposta: “Visto il perdurare della situazione, tenuto conto della ns comunicazione ad Arpat e Asl del 24.05.2018 di cui al prot. n. (…..) con la richiesta di indicazioni e relazioni volte ad orientare l’azione amministrativa per la gestione della problematica, dato atto gli enti competenti non hanno fornito risposte in merito, vista l’evoluzione del contenzioso giudiziario in atto con la Ditta, con la presente si comunica che per fornire valutazioni oggettive alla popolazione, è stato richiesto all’Azienda Sanitaria ASL l’attivazione di una procedura finalizzata a predisporre una valutazione in relazione a situazione di pericolo o danno per la salute” Del resto la comunicazione degli accertamenti della Regione Carabinieri Forestale “Toscana” Stazione di Borgo San Lorenzo che hanno confermato le emissioni diffuse provenienti dall’impianto sia prima della diffida della Regione Toscana che post diffida ed il procedimento di Revoca dell’autorizzazione del 2017 da parte della Regione Toscana non possono che aumentare il bisogno di certezze degli abitanti di San Piero a Sieve e confermare la necessità di uno studio di impatto sanitario dell’attività dell’impianto. Adesso il Comitato di Massorondinaio formulerà una nuova istanza ad ASL chiedendo azioni efficaci volte a realizzare la richiesta del Sindaco Ignesti, che ha preso atto della problematica esistente a San Piero a Sieve e come conviene ad autorità sanitaria ha attivato una procedura per fare chiarezza. Ci auguriamo che continui a vigilare sulla situazione affinchè a San Piero a Sieve si possa avere certezza di respirare aria pulita e non solo a San Piero a Sieve ma anche negli abitati limitrofi, poiché, come ogni volta ci piace ricordare, l’aria non ha confini. Comitato di Massorondinaio

 

Lascia un commento
stai rispondendo a