Massorondinaio. Il Sindaco chiede valutazione ASL sui rischi per la popolazione © n.c.
Il Comitato Massorondinaio, in data 8 settembre 2018, ha ricevuto risposta all’istanza dello scorso 13 agosto firmata da 168 persone residenti in San Piero a Sieve con cui chiedeva uno studio di impatto sanitario dell’attività dell’impianto di conglomerato bituminoso presente in zona Massorondinaio e della compatibilità dello stesso con la presenza residenziale attuale coinvolgendo Arpat e Asl territorialmente competenti o, se quest’ultima impossibilitata, istituti universitari e l’istituto superiore di sanità. Questa istanza è stata formulata dal Comitato per chiarire aspetti di impatto sanitario che possono interessare la zona residenziale immediatamente a ridosso dell’impianto e lo stesso abitato di San Piero a Sieve nella sua interezza, essendo ubicato tutto nel raggio di circa 1 km dall’impianto in oggetto. L’istanza del Comitato era stata motivata in modo particolareggiato e tra le motivazioni erano state citate :
- i numerosi esposti ad Arpat per emissioni odorigene moleste
- il verbale del gennaio 2018 della riunione del Consiglio di Istituto Scolastico Comprensivo Scarperia San Piero a Sieve nel quale emergeva la preoccupazione di molti genitori in relazione all’impatto delle emissioni dell’impianto in oggetto sui bambini che frequentano l’istituto
- la lettera del 27 luglio 2011 della Asl U.F Igiene e sanità Pubblica Zona Mugello, in risposta all’esposto sottoscritto dai cittadini del 16 maggio 2011, dove si individuavano due problematiche precise: l’attività emette odori che disturbano diversi cittadini sia in prossimità della ditta, in zona Massorondinaio, sia in località Scaffaia, al di là del fiume Sieve e non è stato effettuata alcuna verifica sull’entità del disturbo, quindi sugli effetti che tali emissioni possono aver prodotto e continuare a produrre sulla salute dei cittadini interessati. Questo a prescindere dal rispetto dei limiti di emissioni stabiliti nell’autorizzazione in vigore per l’impianto in oggetto.
- relativamente alla movimentazione del prodotto finito le misure adottate fino ad ora di contenimento delle emissioni diffuse: “risultano allo stato attuale inadeguate e non risolutive del fenomeno rilevato”
- i metodi di autocontrollo per i parametri SO2 e COT non sono rispettosi della autorizzazione vigente rendendo non validi gli esiti
- strumentazione per campionamenti senza adeguati sistemi per renderla efficace al fine in quanto non rispetta i requisiti della DGRT n° 528 del 1 luglio 2013 non essendo presenti sistemi per il trasporto in quota della strumentazione necessaria a detti campionamenti né idonei accessi alla piattaforma il tutto in difformità all’allegato A alla D.D. n. 9705/2017 della Regione Toscana


