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Medicina di base e la distanza dai più fragili. Una lettera in redazione

La politica ci domanda pazienza. Beh forse i cittadini l'hanno finita

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Assemblea Scarperia Assemblea Scarperia © OK Mugello
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Parliamo di nuovo di sanità, purtroppo un tema molto scottante di cui si rende obbligatorio dare delle risposte concrete. A seguire una lettera di una nostra lettrice che volentieri pubblichiamo.

Nonostante il bellissimo articolo del signor Ceseri, penso bastassero le foto allegate al servizio a spiegare già tutto. L'abbandono. L'abbandono di una fascia particolare, naturalmente tra le più  fragili,  della popolazione.
Le stesse persone da proteggere dal Covid, da salvaguardare a tutti i costi, le stesse per cui escludere dalla vita civica parte della popolazione in disaccordo sui vaccini.

Ora possono morire tranquilli con quattro o cinque dosi perché c'è carenza di medici. Bisogna capirlo.
Adesso non si ribalta più il mondo per loro e la loro salute. Adesso nessuno smuove mari e monti per il farmaco salvavita di cui non è stato possibile avere in tempo la prescrizione (perché il primo appuntamento è tra un mese, o perché la prima ricetta era sbagliata e per rifarla l'appuntamento è sempre tra un mese). Non c'è anima che si preoccupi di rendere comode (o distanziate a norma di sicurezza) le attese infinite per entrare solo nell'ufficio dalla segretaria.

Persone ultrasettantenni, molte delle quali giunte in ambulatorio per forza di cose a piedi, sono costrette pure ad ore di sosta sulle seggioline di plastica. Per sentirsi poi dire di "scaricare l'app", "inserire la password", "mandare una mail", "ricevere  il codice per sms", "prenotare on-line".

Se capitate in ambulatorio il commento principe è: "E io come fo' ? Ora come fo' ?", accompagnato da uno smarrimento nello sguardo che ti porta via il cuore. Mi sento arrabbiata ma prima di tutto triste, impotente.

Se questa è l'ottimizzazione della Sanità promessa anni fa dall'allora assessore alla salute Saccardi, c'è di che essere scettici. La politica ci domanda pazienza. Beh forse i cittadini l'hanno finita. E chiedono soluzioni a chi deve darle. Si ingegnino, si prodighino in ogni modo, si facciano più che in quattro.
I medici vaccinatori non mancavano mai. Trovateci, nello stesso appassionato, efficientissimo modo, uno o due dottori di famiglia in più. Per favore. 

Lettera firmata

ndr - lettera firmata con nome e cognome a conoscenza della Redazione

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