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Mestieri a rischio di scomparsa. Tra chiodi, pantografi e stampanti 3d la figura del ciabattino rinasce nell’artigiano tecnologico

Il sindaco Roberto Ciappi: “Siamo felici di accogliere e dare il benvenuto a Simone Cibele per la sua nuova attività che arricchisce il centro storico.

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Simone Cibele Simone Cibele © Unione dei comuni del Chianti
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Spazio all'arte del fare e del riparare, all'ingegno e alla creatività chiantigiana. In controtendenza rispetto alle logiche dominanti del consumismo e dell'usa e getta, a San Casciano fiorisce il recupero di un antico mestiere in via di scomparsa.

È il calzolaio, una professione nobile che rivive in una versione contemporanea grazie alla passione di Simone Cibele. Figlio d’arte e cresciuto in bottega accanto al padre Antonio, che esercitava la professione di ciabattino, Simone ha deciso di avviare una nuova attività denominata “L’artigiano calzolaio”, un progetto che fonde passato e futuro, tradizione e innovazione.

Alla soglia dei 60 anni, con un passato da orafo e argentiere, Simone Cibele ha aperto la sua bottega nel cuore storico di San Casciano, in via del Cassero. L’inaugurazione è stata accolta calorosamente dal sindaco Roberto Ciappi, dall’assessore alle attività produttive Francesco Volpe e da alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine, che hanno espresso il loro augurio per il successo dell’iniziativa.

Unico calzolaio di San Casciano e uno dei pochissimi rappresentanti di questa tradizione nel Chianti e nel resto della Toscana, Simone Cibele si propone come promotore di un progetto che sperimenta l’innovazione tecnologica. Unendo le abilità manuali tipiche della professione, dedicate a dare una seconda vita alle scarpe, con strumenti hi-tech, il calzolaio utilizza tecnologie avanzate come il pantografo, l’incisore laser e le stampanti 3D. Questi strumenti gli consentono di creare prototipi, oggetti di design e gadget in legno e metallo, mantenendo viva l’arte artigianale e rendendola al passo con i tempi.

“Ho imparato tutto dal mio babbo – spiega - da lui ho appreso non solo i segreti del mestiere ma una grande passione per l'artigianalità, sono felice di recuperarla in un momento della mia vita in cui ho deciso di scommettere ancora una volta sulle mie potenzialità. Delle esperienze come argentiere e orafo, fatte a Firenze e dintorni, ho fatto tesoro, un tesoro che da ora in poi spenderò in questa nuova avventura che richiama le radici e le origini della mia famiglia”.

“Ho scelto di rimettermi in gioco in questa sfida - continua - perché sono convinto che non si debba mai smettere di credere in se stessi e nelle proprie aspirazioni". La mission di Simone non è solo quella di riparare scarpe, ma progettare, creare e realizzare oggetti di vario genere, come orologi, medagliette, orecchini, con le strumentazioni di cui si è dotato. E a chi gli chiede se il mestiere potrà avere un futuro da affidare  alle nuove generazioni lui risponde: "Nel mio negozio mi occuperò prevalentemente di effettuare riparazioni, il mio è un lavoro antico che promuove il riuso delle calzature e di questo potranno beneficiare l'ambiente e le tasche dei proprietari, ai giovani che vogliano avvicinarsi a questo mestiere in via di estinzione consiglio anche di imparare, al fianco di abili artigiani, a realizzare e produrre scarpe su misura e fatte a mano, un settore in cui c'è ancora una significativa prospettiva di sviluppo economico e professionale".

“Tra gli utensili del mestiere, martello, forbici, trincetto, filo, aghi, mastice, pennelli, chiodi - è bello respirare condividere il profumo della pelle, le atmosfere e i rumori dell'artigianalità legata alla professione del cuoio, simbolo di un patrimonio di saperi di una volta che hanno contribuito a costruire il pregio internazionale del made in Italy - dice il sindaco Roberto Ciappi - siamo felici di accogliere e dare il benvenuto a Simone Cibele per la sua nuova attività che arricchisce il centro storico e il tessuto economico di San Casciano di una tradizione che è fondamentale per noi mantenere e tramandare. Non è solo un negozio vintage che si è allineato ai tempi e alle tecnologie che cambiano ma un'occasione per sottolineare che è importante adottare pratiche virtuose come il riciclo degli oggetti, un’azione che porta ad un risparmio concreto, oltre a promuovere uno stile di vita orientato alla sostenibilità”. “L'attività di Simone Cibele - aggiunge l'assessore Francesco Volpe - offre anche l'occasione di riscoprire il percorso evolutivo di questo antico mestiere, un tempo si riparava per necessità oggi si tende e dare nuove chances alle scarpe per rinnovarle e magari rimanere legati ad un oggetto affettivamente a noi caro”.

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