“La scoperta del Fentanyl in una dose di eroina ha destato allarme e preoccupazione, considerata anche la scia di decessi che la sua diffusione sta provocando negli Stati Uniti, ma non ci deve sorprendere più di tanto purtroppo. Si tratta di un potente oppioide sintetico con impiego analgesico e anestetico che ha effetti simili a quelli della morfina, ma da 50 a 100 volte più potente di quest'ultima e 30-50 volte più potente dell’eroina. Un prodotto farmacologico oggi diffuso per trattare il dolore in forma grave, uscito dal ristretto uso in ambiente medico che si sta diffondendo anche nel mercato parallelo.
Nulla di diverso da quanto già accaduto solo ad esempio con anfetamine e benzodiazepine. La diffusione di oppiacei utilizzati come anestetici e analgesici non solo negli adulti ma anche negli adolescenti è un dato di fatto ed è su questo che dovremmo interrogarci. Così come sulla realtà, quella che i nostri adolescenti oggi stanno vivendo, in uno stato di crescente confusione acuito dalla pandemia. Perché se il Covid 19 non è alle spalle da un punto divista medico clinico, tanto meno lo è nemmeno sotto il profilo psicologico. Il suo effetto continua ancora oggi a farsi sentire e sono molti i giovani a manifestarne i segni.
Di fronte a una situazione come questa appare necessario rimettere al centro l’individuo nella sua interezza. Mi riferisco all’emozionalità, all’etica, all’amore, all’amicizia, a una serie di regole del comportamento innate ereditate, alla religiosità, alla fede, alla politica, alla spiritualità e a molti altri aspetti profondamente umani. Non di sostanze bisogna parlare, ma di sostanza, quella umana”.
Così Mimma Dardano, presidente della Commissione politiche sociali e della salute del Comune di Firenze e capogruppo Italia Viva.