Il mese scorso, con un'ordinanza della Sindaca Sara Funaro, è stata disposta la chiusura obbligatoria anticipata alle 21 per i minimarket di alcune strade e piazze del centro. Il provvedimento è volto a limitare la vendita di alcolici oltre un certo orario, per ridurre le problematiche di degrado e insicurezza per i cittadini.
Fin da subito, il provvedimento si è rivelato "zoppo" poiché alcune strade erano incluse e altre escluse dall'ordinanza; di conseguenza, è stata emessa una nuova ordinanza per le strade già individuate, che si aggiungono alle altre 17 in cui è in vigore la chiusura obbligatoria anticipata per i minimarket. Il nuovo atto stabilisce inoltre le 7 del mattino successivo come orario consentito per la riapertura, colmando così un imbarazzante vuoto nell'ordinanza precedente.
Quindi, tutti i minimarket, sia quelli presenti nella zona indicata dalla prima ordinanza, sia quelli nella zona indicata dalla nuova ordinanza, dovranno obbligatoriamente rimanere chiusi dalle 21 alle 7 del giorno successivo.
L’obbligo di chiusura dalle 21 alle 7 del giorno successivo è attivo tutti i giorni della settimana per gli esercizi commerciali di vicinato che svolgono commercio al dettaglio in sede fissa dei generi appartenenti al settore alimentare, di produzione, preparazione e/o vendita di sostanze alcoliche o superalcoliche nelle seguenti vie (elenco aggiornato alla nuova ordinanza):
- via Maso Finiguerra
- via Palazzuolo
- via dell’Agnolo
- piazza di San Jacopino e via di San Jacopino
- via Nazionale
- via Benedetto Marcello
- via di Maragliano
- via del Ponte alle Mosse
- via Guelfa
- via Panicale
- via Chiara
- via Rocca Tedalda
- via dei Vanni
- via Canova
- via di Villa Demidoff
- via delle Panche
- via Caccini
- piazza IV Novembre
- via Doni
- piazza Dalla Piccola
- via Lulli
- via Spontini
- via dell’Albero
- via della Scala
- via Galliano
- via Toselli
- via Masaccio
- viale dei Mille
- via Gioberti
- via Piagentina
- piazza Vasari
- via Pacinotti
- via Poggio Bracciolini
- via di Santo Stefano in Pane
- via Vittorio Emanuele
L’obbligo non riguarda le attività di somministrazione come bar, pub e ristoranti.
Anche la nuova disposizione resterà in vigore per i 120 giorni già previsti in precedenza, e spetta alle forze di polizia e alla polizia municipale vigilare sull’osservanza del divieto.
Una nuova ordinanza definita "senza fermezza, il solito pannicello caldo" dal Capogruppo Lega in Palazzo Vecchio, Guglielmo Mossuto.
“Lo avevamo detto come Lega che l’ordinanza sui minimarket chiusi alle ore 21 non bastava ed era solo l’ennesimo “pannicello caldo” prodotto da una Amministrazione comunale che non sa usare la forza delle regole per ottenere il rispetto della legalità”.
“Nella nuova ordinanza - non cambia orario - bandoni abbassati dalle 21 alle 7 del mattino successivo in altre 17 strade. Fa piacere che la Giunta solo ora comprenda il problema dei minimarket che noi sottolineiamo da anni a Firenze, peccato che mantenere le ore 21 come chiusura sia inutile. Si vuol essere incisivi? Si chiudano anche tali locali alle ore 20.00 in tutta la città, come accade per la maggior parte dei negozi. Quando si vuole prendere decisioni forti serve anche coraggio, cosa che il Pd non ha. “Che molti minimarket siano diventati ricettacolo di degrado e balordi è cosa nota. Purtroppo questa Amministrazione ha il brutto vizio di “chiudere la stalla quando i buoi sono scappati”. L’assessore Giorgio, come d’altronde i suoi predecessori “rossi”, non hanno mai conosciuto il significato del verbo “prevenire” per Firenze”.