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Morte sul campo di calcio. Martedì 16 aprile 2024 è il giorno del silenzio per Mattia

In attesa dell'autopsia, dopo la quale sarà fissata la data del funerale.

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Mattia Gianni Mattia Gianni © Cuoio in Diretta
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Hanno scelto il silenzio, oggi la famiglia, gli amici, la squadra di Mattia Giani, di 26 anni morto in ospedale dopo che aveva accusato un malore in campo, nella gara di Eccellenza in cui vestiva la maglia del Castelfiorentino United, mentre i genitori e la fidanzata lo stavano guardando dagli spalti.
Ha scelto il silenzio anche la squadra di Campi Bisenzio come si legge su Cuoio in diretta, in attesa che le indagini facciano luce sulla dinamica e chiariscano eventuali responsabilità.
Sarà l’autopsia (per la quale serviranno un paio di giorni) a provare a spiegare l’origine di quel malore, ma il dubbio subito emerso è che soccorsi più tempestivi avrebbero potuto salvarlo, nonostante le condizioni erano apparse subito gravissime. 

Mentre la famiglia sta valutando di sporgere querela e le indagini proseguono, lo spazio più grande è quello per il dolore, oggi più forte se è possibile, nutrito dall’assenza di questo ragazzo solare ed energico che nessuno avrebbe mai pensato di poter perdere.
Ci sono facce scure e sguardi che parlano a Ponte a Egola, dove viveva e dove la famiglia è molto conosciuta, ma anche in tutto il Comprensorio. E dove oggi non si parla d’altro che di quel figlio, amico, fratello. Il dolore, in queste ore, fa spazio anche alla riflessione sull’obbligatorietà dell’ambulanza in campo anche per le categorie minori, “così da salvare altre vite, perché questo sacrificio non sia stato vano” è la frase ricorrente.

Da più parti è arrivata la richiesta di fermare il campionato di Eccellenza almeno per una settimana e interrogazioni e approfondimenti sono stati annunciati da politici anche nazionali.

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