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Con la mostra di Tronconi si chiude il centro d’arte Renato Ratoci

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Con la mostra di Tronconi si chiude il centro d’arte Renato Ratoci Con la mostra di Tronconi si chiude il centro d’arte Renato Ratoci © n.c.
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Come abbiamo scritto in sede di presentazione ( OK!Mugello, mercoledi 12 aprile 2017),   il piccolo Centro d’Arte di Renato Ratoci, in pieno centro storico di Borgo San Lorenzo ( entrata da via del Canto ma anche dal retro in via Pasquino Corso - già via della Fogna, già via Porciaia), ha ospitato sabato scorso 5 aprile 2017 l’attesa mostra personale dell’artista Fulvio Tronconi, un pittore conosciuto, affermato, stimato ed apprezzato da tantissimi estimatori che nel corso degli anni hanno potuto ammirare la sua arte in tutte le sue sfaccettature, come del resto abbiamo avuto modo nel tempo di scrivere e recensire molte sue mostre sia in campo territoriale che regionale e addirittura in campo nazionale. Anche questa volta Fulvio Tronconi ha evidenziato tutto il bene che si è meritato, poiché le opere esposte, non tante per il ridotto spazio espositivo, sono di una raffinatezza unica. La pennellata è svelta e sicura, l’impasto dei colori, la nitidezza del soggetto, la particolarità della sua tavolozza, a volte lieve, a volte profonda, danno un senso alla sua indole di artista che trasmette sulle tele sensazioni profonde e vere. Lo abbiamo sempre detto ma più che altro scritto (“ - verba volant scripta manent -“ ), a maggior ragione quando l’amico Tronconi, con un classico “scherzo da prete”, dopo aver più volte fotografato lo scrivente di queste note, si è poi ritrovato davanti due ritratti, che mi fotografano in tutto e per tutto. Altre parole sarebbero superflue; grazie caro Fulvio, niente piaggeria, sei stato bravissimo. La mostra potrà essere visitata fino alla fine del mese di aprile, salvo proroghe con il consueto orario. Scritto questo eccoci, come promesso nel precedente articolo, nel ricordare la lunga attività di artigiano corniciaio, l’altrettanto caro amico Renato Ratoci, il quale con la mostra di Fulvio Tronconi, chiude dopo quasi 45 anni il suo percorso lavorativo ed espositivo per andare a godersi un meritato riposo. Dunque, dopo l’apprendimento del mestiere in giovane età, Renato Ratoci apre la sua prima botteghina di cornici all’ingresso di Via Mazzini l’antica Malacoda (metro più metro meno resterà per sempre in questa strada e zone limitrofe), per poi spostarsi vicino alla Porta Fiorentina in un fondo dove c’era un ciabattino e successivamente allargandosi nell’attigua bottega di barbiere di Oliviero Germasi (l’ancora ricordato “figaro”), per poi allagarsi ulteriormente nella vicinissima via di San Martino dove fra una cornice e l’altra, iniziò ad allestire ed organizzare mostre d’arte sia personali che collettive di alto livello per la presenza di tanti pittori ed artisti che in quel periodo andavano per la maggiore. Ma la strada di Renato Ratoci, lo portò in via del Canto dove in un antico fondo dove addirittura c’era un colonnato e grosse vasche (anticamente c’era una piccola conceria), allestì una raffinata galleria d’Arte e anche qui esposero tanti artisti, così anche nell’altra galleria in via Mazzini in un fondo dove per tanti anni era ubicata la leggendaria polleria di “penne”. Poi con una flessione nel campo dell’arte, Renato Ratoci, continuando la sua attività di artigiano corniciaio, seguitò se pur in formato ridotto l ‘attività di espositore fino appunto ad oggi mese di aprile dell’anno 2017, con la mostra personale del suo amico Fulvio Tronconi. Che dire ancora; diciamo solamente, come fatto con altri amici artigiani e commercianti che hanno concluso la loro attività dopo tanti anni: buon riposo, tanta salute ed altrettanta tranquillità, perni indissolubili per una vita serena. Foto 2. Renato Ratoci esce dalla sua corniceria-galleria in via Mazzini Foto 3. Tre noti pittori di Borgo San Lorenzo nella galleria in via del Canto; da sinistra Giancarlo Donatini, Mario Lapi e Mauro Simoni. Foto 4. Renato Ratoci nella sua scuola di pittura nella galleria-laboratorio in via San Martino con alcuni allievi  Foto 5. ……. l’ultima cornice. (Foto di A. Giovannini)

 

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