Per il nostro taccuino elettorale oggi pubblichiamo le osservazioni della capolista di Unione Popolare nei collegi uninominali della Camera Toscana 3 (Firenze, Scandicci, Pisa) Sara Yana Ehm e di Nicola Fratoianni (Alleanza Verdi Sinistra).
È partita oggi la campagna elettorale di Emiliano Fossi, candidato del centrosinistra nel collegio uninominale 8 per la Camera dei deputati in quota Pd. Una tappa dopo l'altra, nelle prossime settimane toccherà tutto il territorio del collegio:tutta la Piana fiorentina, Scandicci, l'Empolese, il Chianti, il Valdarno e la Valdisieve. Oggi Fossi ha scelto di iniziare il viaggio dal Circolo Arci Dino Manetti, a Campi Bisenzio: il circolo in cui cominciò a fare il volontario, servendo ai tavoli della pizzeria. Il primo passo verso la politica.
Assieme a quasi 300 persone e volontari Fossi oggi ha scelto lo slogan della sua campagna, ispirandosi a Enrico Berlinguer nel centenario della nascita: "Casa per casa, strada per strada”, una frase che il candidato ha scritto insieme a tanti giovani. Da ora Fossi girerà tutto il territorio, visitando piazze, circoli e luoghi di aggregazione per ascoltare le persone. Ad aiutarlo a fianco a lui ci saranno 285 volontari, in maggioranza donne e con un'età media attorno ai 40 anni.
"Da sempre - dice Fossi - credo in una politica e un'amministrazione che si pone vicina ai cittadini per dare una risposta ai loro bisogni. Ho scelto di ispirarmi a Enrico Berlinguer: mi sposterò casa per casa, strada per strada, nelle piazze e nei quartieri. Farò così questa campagna e, se sarò eletto, così farò il deputato. La missione della sinistra è stare dalla parte di coloro che hanno più bisogno. Una politica che non attende, ma che si fa avanti anche nelle periferie, che si sposta accanto a chi è più emarginato e ha trovato fino ad oggi meno risposte dalle istituzioni.
La Toscana e i territori che mi candido a rappresentare in Parlamento - dice Fossi - hanno una storia fatta di lotte e valori. Ma faremmo un errore clamoroso se considerassimo i diritti sociali come acquisiti per sempre: vanno difesi giorno dopo giorno. Pensiamo a chi ha perso il lavoro, pensiamo alla Gkn. Io voglio portare in Parlamento la voce di chi non ha più il lavoro, di chi lo difende con le unghie e con i denti, di chi lo cerca disperatamente. Giustizia sociale: un obiettivo che spaventa la destra, che lucra sulle divisioni nelle nostre comunità. Noi invece vogliamo unire”.
Sara Yana Ehm la capolista, per Unione Popolare, nei collegi uninominali della Camera Toscana 3 (Firenze, Scandicci, Pisa). La deputata uscente (eletta nel collegio di Firenze) fa il punto sulla sfida del prossimo 25 settembre mettendo in primo piano le esigenze del territorio.
“Unione popolare - sottolinea Ehm - porterà in Parlamento il Paese reale: quello che è contro l’autonomia regionale differenziata e per la sanità pubblica, gratuita (in una regione che la privatizza) e che vuole il potenziamento della medicina territoriale; che è per la difesa dell’ambiente e contro le folli opere come la Tav a Firenze e il rigassificatore a Piombino; che è per il lavoro degno e contro le delocalizzazioni (a fianco della Gkn) e la precarizzazione; che è per la pace dei popoli e fermamente contro la guerra, la corsa al riarmo e che si oppone allo scempio ambientale della base militare a Coltano nel parco di San Rossore”.
“Abbiamo vinto la sfida della raccolta delle firme – sottolinea Ehm – e abbiamo dimostrato di essere un movimento popolare vero, plurale e radicato sul territorio nazionale e con una grande capacita di mobilitazione tra le elettrici e gli elettori: dal nord al sud, oltre 60mila, di cui più di 4mila in Toscana. Un primo passo è stato fatto e desidero ringraziare tutti i militanti e i volontari che si sono spesi per abbattere un muro antidemocratico”.
“In questi giorni nei banchetti - continua - abbiamo recuperato lo spirito e la storia migliore della sinistra della nostra regione, delle lotte dei lavoratori e delle lavoratrici e delle battaglie per l’ambiente. Adesso si entra nel vivo della competizione elettorale, da deputata uscente porterò con me il grande lavoro fatto da ManifestA in Parlamento contro il Governo Draghi e contro la maggioranza trasversale della guerra, del carovita e della precarietà, che va da Letta fino a Meloni.
La battaglia elettorale - conclude Ehm - non sarà ad armi pari, con meno spazio sui media di regime e senza sostegno dei grandi gruppi economici e di potere, ma faremo sentire forte la nostra voce con la spinta e lo sforzo dei tanti che ci hanno aiutato fino ad adesso. Unione Popolare sarà la voce di speranza e di futuro dei lavoratori e delle lavoratrici, dei giovani, degli studenti, dei pensionati che hanno un forte bisogno di rappresentanza”
In campagna elettorale entra anche la questione Ucraina. Con un comunicato di Ancora Italia.
La guerra è sempre una sconfitta dell’umanità. E quello che si sta consumando in Ucraina non è diverso. Ciò che tuttavia non è accettabile è la narrazione monocorde ed unidirezionale del conflitto, che parla solo dei massacri russi e non di quelli compiuti dall’esercito ucraino, da anni, contro la popolazione civile, soprattutto in Donbas. Possiamo comprendere che questo accada da parte di una stampa chiaramente schierata e manipolata, come tutta quella mainstream italiana, ma non quando avviene da parte delle istituzioni e, per quel ci riguarda, nel segno e nel nome di Firenze, città messaggera di pace” lo dichiara Maurizio Romani, presidente Ancora Italia/Italia Sovrana e Popolare Toscana.
Romani precisa. “il sindaco Nardella nel suo recente viaggio in Kiev si è dimenticato anche solo di citare i massacri continui che, da anni, le armate ucraine, controllate dai battaglioni neonazisti, stanno compiendo contro il sud est del Paese. Evidentemente quei morti e quelle violenze non piacciono al nostro sindaco e ai suoi amici, e quindi vanno taciute e di fatto disprezzate. Un oltraggio alla città di La Pira, che conosceva bene il valore dell’equidistanza e del rispetto nel perseguimento della pace”.
“Quando si parla di pacificazione dell’Ucraina non si può far finta che in Donbas non si accaduto nulla, e non si può passare sotto silenzio che le bombe cadono ancora ora sulla testa delle popolazioni inermi, colpevoli solo di essere russofone e di aver votato qualche anno fa per il sì all'indipendenza della regione” conclude Romani.
Nel centrodestra torna in campo anche Paolo Marcheschi che corre per il Senato per Fratelli d'Italia e che affida al suo social le prime emozionate considerazioni.
"La chiamata e’ arrivata. Sarò candidato al Senato per Fratelli d’Italia. Un onore e una grande soddisfazione per chi, come me, crede nel progetto fin dalla sua nascita.
Niente è scontato o facile, c’è da pedalare forte per tutta la Toscana ma questo certo non mi spaventa. Il tempo è poco ma la mia carica è tanta.
Ringrazio Giorgia Meloni per avermi scelto a far parte della squadra che aspira a dare al Paese un governo migliore. Per aver dimostrato, anche dando spazio a candidati che non provengono dallo stesso percorso politico, che il Progetto di creare una nuova destra moderna ‘conservatrice’ è un obbiettivo concreto e realizzabile. *Noi ci crediamo,siamo Pronti!*
Ringrazio tutti i miei capaci e pazienti collaboratori e i tanti sostenitori che in questi anni hanno anche sofferto con me. Ma anche tutti i dirigenti regionali e nazionali che hanno creduto in me. Non vi deluderò.
Il collegio plurinominale del Senato è unico e quindi, *potete votarmi da tutta la Toscana*. Come sempre sono a disposizione. Come sempre ho bisogno di tutti ! Vi scriverò, vi chiamerò e vi inviterò. Son graditi aiuti, occasioni di incontro, iniziative per parlare dei temi del nostro programma. Quando Giorgia verrà nella rossa Firenze, le faremo sentire tutto il calore delle tantissime persone che credono in lei. Ora è il momento che aspettavamo da anni e non possiamo deludere. Le maniche son già rimboccate, si parte; Ci giochiamo la chance per risollevare l’Italia. Forse l'unica. C'è davvero bisogno che ognuno faccia la propria parte …Marcheschi c’è! E voi?
Tenta il grande salto da Palazzo Vecchio e Palazzo Chigi Michela Monaco della Lega fresca di laurea la consigliera comunale paladina delele importanti battaglie per i diritti dei portatori di handicap si mette alla testa di "quella minoranza - che è la più grande del mondo - troppo spesso ignorata e messa da parte.
Con la candidatura alla Camera dei Deputati nel collegio proporzionale di Firenze-Pisa ho l’occasione di decostruire una narrativa sbagliata delle persone disabili. Non vedo l’ora di portare in questa campagna elettorale i temi che quotidianamente pongo in Comune, ma soprattutto di portare la mia esperienza in campo: Firenze non è l’unico Comune in Italia che può e che deve fare di più in termini di accessibilità. Sono circa 3 i milioni i disabili in Italia che chiedono di essere ascoltati e rappresentati e, da Firenze, inizieremo in campagna elettorale a dar loro la voce. Io ci credo!"