
Anche in Mugello l'argomento “munnezza, che fare?” È tra i più trattati dagli organi d'informazione, nei bar, nei consigli comunali, dal barbiere, in palestra e nelle alcove, quando le speranze di peccaminosa e passionale intimità si infrangono sui mal di testa di lei e su una libido arrugginita di lui; così, per passare il tempo, si parla del più e del meno.
Nella frazione di Marcoiano, a Scarperia e San Piero, i volontari si sono messi all'opera per ripulire un'ampia area dai rifiuti sparsi in giro: il “bottino” conquistato dal gruppo di volenterosi è composto da pneumatici, pezzi di tettoia, un fornello da cucina, una rete in metallo, materassi, sedili d'auto e materiale ferroso di vario genere. Bertold Brecht sosteneva che è “beato il popolo che non ha bisogno di eroi”. Noi potremmo parafrasare questa riflessione sostenendo che è “beato il popolo che non ha bisogno di volontari che la domenica raccolgano l'immondizia lasciata in giro dai soliti incivili”.
Questi impavidi rinunciano a un weekend all'insegna del farsi gli affari propri, per dedicarsi a un fine settimana all'insegna del farsi gli affari di tutti. Petche un ambiente pulito è “affare” di una collettività, sana e civile.
A chi getta il copertone del trattore in un campo, ricordiamo che il pneumatico non si semina e che per smaltirsi ha bisogno di circa 1000 anni; quindi nel 3024, se qualcuno dovesse trovare una gomma della Goodyear sotto tre metri di terra, potrebbe esclamare: “cavolo!! Gli antichi erano proprio stupidi: inventavano l'autotune per far cantare gli stonati a Sanremo e poi non erano capaci a smaltire un copertone”.
Fabio Buffa