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La psicologa e la perizia sul Forteto. Artemisia spiega: "Non sapevamo". E si scusa

La nota arrivata in redazione

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Artemisia Artemisia © Sito internet Artemisia
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Di seguito la nota arrivata in redazione sull'ultima controversa questione riguardante Il Forteto (clicca qui). Rispetto alla nota diffusa oggi dall’Associazione Vittime de Il Forteto, riteniamo di dover fare alcune precisazioni. Solo nelle ultime settimane, grazie ad una segnalazione in merito, abbiamo avuto consapevolezza del coinvolgimento nel 1999 di una collega nell’ascolto in incidente probatorio di un minore collocato all’epoca a Il Forteto e, successivamente, in qualità di perito per il G.I.P. per la medesima situazione.

Non appena ne siamo state informate, si è concordato la sua sostituzione all’interno dell’èquipe terapeutica del Progetto Ancora Oltre, dandone immediata comunicazione il 14 Febbraio scorso alla Regione Toscana, alla Sds Mugello e a Mestieri Toscana. Il ruolo professionale svolto in quella vicenda è stato motivo sufficiente per giungere a questa decisione, nel rispetto del principio di trasparenza che pur tra molte difficoltà ha guidato il progetto in questi anni.

É necessario precisare che le libere professioniste che collaborano con Artemisia, negli anni hanno svolto e svolgono incarichi per il Tribunale a titolo individuale, e non è l’Associazione ad essere titolare degli stessi. Tuttavia è importante sottolineare che l’Associazione Artemisia e il Coordinamento del Progetto si assumono la responsabilità che le informazioni relative a questa specifica vicenda non siano emerse all'avvio delle attività progettuali, a causa del mancato ricordo della collega rispetto alla vicenda stessa.

Allo stesso modo ci assumiamo la responsabilità rispetto al doloroso impatto che quanto accaduto ha avuto sulle persone direttamente coinvolte e su coloro che attualmente si trovano a sostenere la fatica di un passaggio di psicoterapeuta. A loro abbiamo fatto e facciamo nuovamente, senza dubbio, le nostre scuse. Ribadiamo infine un principio fondante il nostro lavoro che riguarda il rispetto profondo per le persone, per le loro scelte e i loro incontestabili vissuti individuali, per gli affetti e il mondo relazionale di ciascuno, spesso ricostruito o in parte salvato a costo di grandissime fatiche.

Siamo totalmente contrarie ai tentativi di imporre da parte di chiunque una narrazione univoca non solo della vicenda Il Forteto, ma anche delle singole storie che l'hanno costituita.

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