
Una risposta concreta a un disastro ambientale che ha sconvolto l’Alto Mugello: più di 30 volontari, coordinati dalle Misericordie dell’Area Fiorentina, si sono mobilitati ieri, sabato 12 aprile, lungo il torrente Rovigo per avviare la rimozione dei rifiuti riemersi dopo l’alluvione di marzo. L’intervento, che ha visto operativi dalle 9 alle 17 volontari provenienti da varie realtà – tra cui 14 della Misericordia di Firenzuola – è stato il primo passo tangibile verso la bonifica dell’area devastata dalla frana che ha riportato alla luce una vecchia discarica, risalente a oltre cinquant’anni fa, nascosta per decenni tra i boschi dell’Appennino.
Insieme alle Misericordie hanno collaborato Anpas, Vab e Croce Rossa Italiana, unendo forze e competenze per fronteggiare un’emergenza ambientale che ha scosso le coscienze del territorio. “I volontari delle nostre Confraternite sono da sempre molto attivi nel fronteggiare le emergenze climatiche – ha sottolineato Edoardo Berionne, referente del Coordinamento delle Misericordie Fiorentine –. Quello che è successo ci dimostra quanto il nostro territorio abbia ferite aperte, spesso invisibili, che i cambiamenti climatici e gli eventi estremi rischiano di far riemergere”.
A fare eco alle sue parole, il presidente del Coordinamento Andrea Ceccherini: “Non potevamo restare fermi di fronte a questo disastro ambientale. Le Misericordie ci sono, grazie ai nostri volontari e alla nostra presenza capillare e preparata. Siamo accanto ai cittadini nelle emergenze, ma anche nella tutela dell’ambiente e della sicurezza delle comunità”.
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Quello di oggi rappresenta solo il primo passo di un lungo percorso di bonifica e ripristino, ma è anche un segnale forte: il Mugello non vuole rimanere in silenzio davanti a ciò che è accaduto. La solidarietà e l’impegno del volontariato locale si confermano ancora una volta un presidio prezioso per la cura e la salvaguardia del territorio.