Mugello sotto il segno di Giotto. Cronaca dell'inaugurazione © n.c.
Questa estate (o meglio, fino al 29 ottobre) c'è un motivo in più per visitare il Mugello: l'itinerario 'Sotto il cielo di Giotto' che celebra l'illustre artista dalle origini mugellane nel 750esimo anniversario della nascita. Un 'percorso' che si sviluppa da due importanti dipinti di Giotto: la Madonna col Bambino detta "Madonna di San Giorgio alla Costa" (in prestito dallla Diocesi Fiorentina, proveniente dal Museo di S. Stefano al Ponte Vecchio e visitabile al Museo Beato Angelico di Vicchio) e la Vergine col Bambino appartenente, e sempre visitabile, alla Pieve Borgo San Lorenzo; facendo poi conoscere opere trecentesche presenti nel territorio che recano, in varia misura, l’eco della sua arte. L'itinerario passa dalla sua Casa Natale (Vespignano, Vicchio), dagli affreschi tardo Trecenteschi del Palazzo dei Vicari di Scarperia, dalla Pieve di sant'Agata al convento del Bosco ai Frati (con il crocifisso di Donatello e opere Trecentesche in sagrestia) fino alla Chiesa di Crespino sul Lamone (con una tavola attribuita a Jacopo del Casentino). E ieri mattina a Vicchio è stato tagliato il nastro di tutto questo, promosso dall'Assessorato al Turismo dell'Unione dei Comuni del Mugello e dal Comune di Vicchio con il supporto scientifico dell'associazione Stare e in collaborazione con il Ministero dei Beni culturali, la Soprintendenza alle Belle Arti e la Diocesi di Firenze. Presenti, oltre alle autorià locali (tra cui sindaco, assessori comunali e dell'Unione dei Comuni) anche il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, il vice direttore dell'Ufficio Arte Sacra della Diocesi di Firenze Alessandro Bicchi e la responsabile territoriale della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze Maria Pia Zaccheddu. La presentazione è stata anche occasione per una curiosa parentesi storica. Era presente, infatti, anche una discendente del di Italo Vagnetti: lo scultore che, su indicazione del comitato presieduto dal poeta Giosuè Carducci (che era solito trascorrere le sue vacanze ospite proprio in una villa di Vicchio) realizzò la statua di Giotto. E sabato l'omaggio è partito proprio da lì. Corsi e ricorsi della storia.


