17 MAR 2025
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Multe: quanto incassano i comuni mugellani? Una ricerca (e i suoi limiti)

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Openpolis, una piattaforma web costantemente aggiornata su politica, istituzioni e relative statistiche, il 5 ottobre ha reso noti i dati riguardanti l’incidenza delle attività della polizia municipale nei bilanci degli enti locali. E nel registro nazionale – diviso regione per regione -  compaiono anche centri mugellani. Non solo tasse e trasferimenti statali riempiono le casse dei comuni, infatti, ma pure le sanzioni per le infrazioni alle ordinanze dei sindaci o al codice della strada. Le cifre, dunque, indicano il peso delle attività della municipale in termini economici. L’anno di riferimento è il 2014, e il calcolo è pro capite (cioè standardizzato in base al numero di abitanti, in modo da poter confrontare paesi e città di dimensioni anche molto diverse). In Toscana, quindi, Dicomano si piazza al 38esimo posto con 33, 30 euro annui (di proventi per singolo cittadino). Firenzuola, invece, segue in 114esimo posizione con 8,2 euro. Poi Palazzuolo sul Senio, 126esima, con 6,60. Vicchio 143esima con 5,20 euro, Borgo San Lorenzo 163esima con 3,70 euro, Vaglia 169esima con 3,1 euro, Marradi 184esima con 1,90 euro. Su Barberino niente calcoli, mentre Scarperia e San Piero non compare nella lista. 6° posto per Firenze (91 euro); 12° per Pisa (63 euro). 19° per Pistoia (49 euro), 40° Livorno (40 euro). La palma del vincitore va a Buonconvento: un borgo di 3237 anime dove la municipale consegna al primo cittadino 350, 50 euro all’anno per ogni abitante. Naturalmente, numeri del genere andrebbero interpretati. Sarebbe giusto sostenere, per esempio, che nei comuni dove fioccano sanzioni ci sia meno rispetto delle norme imposte? Oppure, di conseguenza, che la municipale sia impeccabile? Ancora: laddove si rivelano basse entrate pro capite sarebbe corretto pensare a comportamenti civici migliori e a una minor propensione ad infrangere il codice stradale? Oppure, al contrario, a una scarsa mobilitazione delle autorità? Qui la ricerca, purtroppo, varcato il confine tra curiosità e affidabilità, mostra alcune approssimazioni. Esistono infatti regole diverse sull’ammontare delle contravvenzioni, e non tutte le città riescono ad incassare allo stesso modo dalle multe fatte. Inoltre, Openpolis non riporta una distinzione tra sanzioni a carico dei residenti e non. Se si immagina una località di mare, o di montagna, o comunque turistica – o anche solo coincidente con tratte di passaggio -, abitata da qualche migliaio di persone ma potenzialmente capace (per opportunità o necessità) di ritrovarsene molte di più sulle proprie strade e nei propri parcheggi, i risultati appaiono gonfiati. In ogni caso, Openpolis ha fornito un interessante strumento per lo studio delle dinamiche sul guadagno dei Comuni e sul livello, più o meno alto, delle infrazioni di cui si occupa la polizia municipale. In una panoramica italiana sulle grandi città, nel 2014 Milano è prima: 102 euro per abitante. Firenze è seconda con 91 euro e terza Torino con 58. A scendere Roma e Bologna, con, rispettivamente, 57,70 e 56,50 euro. Appaiati attorno ai 44 euro due capoluoghi veneti: Verona e Venezia. Nella parte basse della classifica Genova (36euro), Padova (34), Palermo (31), Catania (20) Bari (18,50), Trieste (13,70) e Napoli, il cui valore esatto non è però trascritto.

Dove si paga di più? Nelle Marche, a Serravalle di Chienti (provincia di Macerata): 831,50 euro per 1133 persone. Tutt'e 1133 a sperare, da ieri, che Openpolis non sia attendibile. 

 

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