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Officina 19: “Madonna che silenzio c’è stasera!”: il mutismo politico di Carlà Campa in Consiglio Comunale

Officina19 critica duramente l’ex sindaco: accuse di immobilismo in aula e dichiarazioni gravi sui social che minano il dibattito politico.

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“Madonna che silenzio c’è stasera!”: un titolo celebre della commedia di Francesco Nuti, ma anche un’amara sintesi dell’atteggiamento di Carlà Campa in Consiglio Comunale, secondo la lista civica Officina19. L’ex sindaco, accusato di silenzio durante le sedute e di sfoghi livorosi sui social, viene definito distante dai doveri istituzionali e sempre più isolato nel dibattito politico. “L’opposizione è fondamentale – si legge nella nota – ma deve svolgersi nelle sedi opportune, non nel regno dell’effimero come il web.” A seguire il comunicato diffuso:

Madonna che silenzio c’è stasera!
Questo il titolo di una celebre commedia di Nuti, la cui visione consigliamo a tutti.
Purtroppo questo titolo potrebbe incarnare anche l’operato dell’ex sindaco Carlà in consiglio comunale, un consiglio presieduto ormai da postazione remota, remota come risulta la credibilità dopo le sue ultime deliranti e gravissime parole scritte di getto (si spera) sui social.

Dicevamo scritte, poiché in consiglio l’ex sindaco non si è degnato mai di proferire parola, intervento, critica più o meno pesante o costruttiva, come vorrebbe il suo ruolo, come vorrebbe il bene del paese. Si assiste a uno spettacolo desolante, le parole, per non essere portate via dal vento, Carlà preferisce custodirle gelosamente dentro di sé per poi improvvisamente, dopo un consiglio caratterizzato dalla più totale tranquillità, da atti che sono scorsi via senza alcuna rimostranza, sfogare di getto un malconcio e nocivo livore che cova da giugno e che mai si sopirà temiamo.

Nel suo silenzioso malumore, dimentica che Officina Vicchio 19 già da settembre 2023 aveva ufficialmente contattato le forze progressiste vicchiesi per capire se fosse possibile trovare una via comune futura, ricevendo risposta e audizione anche dal suo ex (ma lo è stato veramente mai o l'ha usato per scopi personali?) partito: da lì sono partite settimane di confronti e dialogo, dal quale solamente lui si tirò indietro ricandidandosi ufficialmente senza nemmeno l'appoggio degli iscritti del Partito Democratico che, al 90%, avevano appoggiato il documento dell'allora segretario Tagliaferri. 

Ecco allora che nasce la vera ricerca della poltrona di cui va vaneggiando nei confronti degli altri, la creazione di una lista plasmata interamente su di sé senza alcun reale progetto di lunga durata per il disperato tentativo di rimanere sindaco. La storia la conosciamo tutti, il 10 giugno 2024 la democrazia (quella che ci accusa vigliaccamente di minare) ha scelto e da allora Carlà Campa è caduto in un mutismo selettivo, ovvero non parla dove potrebbe e dovrebbe per rispetto dei cittadini, ovvero il consiglio comunale, mentre diventa loquacissimo nel regno dell'effimero, ovvero il web.

L’opposizione non è un ruolo facile, non lo è mai stato ma riteniamo che sia FONDAMENTALE. L’opposizione è parte della voce di chi non ha votato l’attuale maggioranza e deve trovare megafoni e palchi per farsi ascoltare. I megafoni sono i consiglieri, i palchi sono i consigli comunali; questo Carlà deve averlo dimenticato. 

Democrazia è garantire pesi e contrappesi, è far sentire le proprie idee e le le proprie critiche nelle sedi opportune.
Democrazia è il rispetto delle persone prima che del ruolo, se non si ha dell’operato.
Democrazia era il suo bello slogan “ognuno conta”… divenuto presto “qualcuno conta” evidentemente.
Una volta tuonava dallo scranno di essere il sindaco di tutti, questa sì che è una menzogna, altro che quelle che cerca di appiccicarci addosso.

Concludiamo dicendo che le ultime righe del suo post sono di una gravità assoluta:
Affermare che il prossimo nostro passo sia quello di minare i fondamenti della democrazia non rientra più nel normale dibattito politico, è un’accusa gravissima della quale chiunque sostenga legittimamente quella parte politica non può farsi carico.
Speriamo che quelle parole vengano presto ritrattate non tanto per noi, quanto per i suoi elettori, che si meritano un leader di tutt’altro spessore, in quanto quelle parole qualificano più chi le scrive rispetto a chi sono dirette.

“No, lasciamoci così senza rancore. Come chi è il rancore? Mamma è un modo di dire.”

Officina VIcchio 19

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