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Officina Vicchio 19 - Entrare in una rete di enti che induca la politica nazionale a depenalizzare e legalizzare l'uso di cannabinoidi.

Il resoconto di Officina Vicchio 19 riguardo la seduta dell'ultimo consiglio comunale di Vicchio

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Vicchio P.za Giotto Vicchio P.za Giotto © N.c.
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VICCHIO - Nello scorso consiglio comunale è stata discussa e approvata all'unanimità una mozione di Officina Vicchio 19, che prendeva spunto da simili atti approvati in altri comuni, che impegna il comune di Vicchio ad entrare in una rete di enti che sensibilizzi e induca la politica nazionale a depenalizzare e legalizzare l'uso di cannabinoidi. Una repressione ormai anacronistica e gravemente dannosa per il sistema penitenziario e legale italiano, ingolfato da una miriade di processi per possesso anche di modiche quantità e una fonte di ricchezza per le attività criminali.

All'amministrazione vicchiese, Officina Vicchio 19 ha chiesto conto anche dei progetti delle Case di Comunità e degli avvenimenti accaduti nella piscina comunale nella parte finale dell'estate.

Sul primo punto l'assessora Bonanni ha risposto che sono allo studio di una soluzione che potrebbe ricadere o sulla recente donazione dei locali dell'ex Consorzio San Giovanni (che dovrebbero comunque essere oggetto di ristrutturazione) o su eventuali locali nella zona degli ex Macelli se riusciranno a beneficiare degli interventi del PNRR. Abbiamo accolto tale risposta ma controlleremo che ai buoni propositi seguano azioni reali che in altri comuni sono già esecutivi.

Sul secondo punto, fa presente ancora Officina Vicchio 19, riguardante l'incidente accaduto alla piscina e i motivi dello spostamento della storica festa in altra sede, il sindaco Carlà ha risposto come spesso accade in maniera laconica, quasi svogliata per la sede istituzionale.

In maniera didascalica ha sostenuto che l'esplosione è stata causata da un errore personale, senza approfondire se questa pratica fosse di spettanza ai bagnini o meno, lasciando il fatto a una sorta di diatriba interna tra gestori del servizio e singolo. Per quanto riguarda l’interpellanza sul perché dello spostamento della festa di fine estate al campo sportivo, il Sindaco ha puntualizzato che non ci fossero impedimenti per il suo solito svolgimento in piscina ma ha spiegato il cambio di luogo in extremis come una volontà degli organizzatori per rinnovare una formula e cambiare location.

Il fatto che ciò sia successo a due giorni dal suo svolgimento, repentinamente e senza motivazioni ufficiali se non tante voci di corridoio, in una location in mezzo alle case e senza biglietto d'ingresso, pare non aver smosso alcun dubbio nell'amministrazione per incalzare i gestori di beni pubblici per avere ulteriori informazioni a riguardo, del resto, conclude Officina Vicchio 19, pare che per la piscina l'unica soluzione possibile sia la manna dal cielo di soldi europei ma i dubbi sulla sua gestione deficitaria negli ultimi anni rimangono e non possono esentare da responsabilità.

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