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3mila chiamate, 71 frazioni raggiunte da 54 mezzi. I numeri dell'emergenza neve in Mugello

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3mila chiamate, 71 frazioni raggiunte da 54 mezzi. I numeri dell'emergenza neve in Mugello 3mila chiamate, 71 frazioni raggiunte da 54 mezzi. I numeri dell'emergenza neve in Mugello © n.c.
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54 i mezzi impiegati, per liberare dalla neve circa 6mila persone e 71 frazioni e località del territorio. La stima dei danni infrastrutturali è di circa 2 milioni di euro. Sono i numeri di un'emergenza; quella dell'ondata di maltempo e delle nevicate straordinarie che nei giorni scorsi hanno colpito l'Alto Mugello. Emergenza per la quale è stato fatto il punto questa mattina (lunedì 27) presso la Provincia di Firenze; che continua a sostenere per le zone colpite la richiesta di Stato di Emergenza.

L’ondata di freddo anomalo che ha interessato la Toscana, ha indotto – tra il 31 gennaio e 21 febbraio – il Centro Funzionale della Regione Toscana ad emettere 11 allerte meteo (10 per ghiaccio, 9 per neve e 4 per vento) con livelli di criticità moderata per il territorio provinciale e di livello elevato esclusivamente per il territorio dell’Alto Mugello.

Circa 3500 sono state le chiamate telefoniche tra attivazioni per allerta meteo, segnalazioni di criticità da parte dei Comuni o Centri Intercomunali e loro risoluzione, aggiornamenti meteo, flussi informativi con i servizi interni (viabilità e polizia provinciale) ed altri enti; 2105 fax tra inviati e ricevuti, 1375 dei quali per comunicazioni inerenti le allerte meteo e 730 per altro (attività correlata alla gestione degli eventi relativi all’allerta meteo); 726 le email inviate; 4543 gli sms inviati; 142 aggiornamenti in tempo reale su siti istituzionali e social network di cui 49 pubblicazioni Infosop su www.provincia.fi.it, Met, sito del Circondario Empolese Valdelsa e di alcuni Comuni (inviati in automatico via mail ai 44 Comuni ed a tutte le agenzie di stampa) e 93 aggiornamenti su Facebook e Twitter.

Dal 31 gennaio sono stati gestiti 65 interventi di soccorso ad automobilisti e mezzi pesanti in difficoltà sulla rete stradale di competenza provinciale, con l’intervento del servizio Viabilità, Polizia Provinciale e Protezione Civile. Oltre alle quotidiane operazioni invernali di spalatura neve e salatura della rete stradale (con l’impiego di 50 mezzi e 65 operatori), sono stati effettuati interventi di rimozione di materiale vario, come massi e ramaglia, caduto sulla strada a causa della neve e del forte vento.

Durante il periodo dell’emergenza sono state effettuate 12 chiusure della viabilità e sono state emesse ordinanze di limitazione ai mezzi di massa complessiva superiore a 3,5t sulle SP65 dell’Ecce Homo, SR65 della Futa, SP39 di Panna, SP8 Militare per Barberino M.llo, SP62 di Camporbiano, SP26 delle Colline, SR302 Brisighellese-Ravennate, SP503 del Passo del Giogo, SP556 Londa-Stia, SP74 Marradi-S.Benedetto, SP477 dell’Alpe di Casaglia, SP9 ter del Rabbi-Cavallino e sulla S.G.C. Firenze Pisa Livorno a causa delle condizioni meteo avverse (ghiaccio e neve), mezzi intraversati e problematiche di altro tipo.

Il volontariato

La Sala Operativa di Protezione Civile ha attivato 35 squadre (circa 105 persone), per possibili interventi sul territorio provinciale. Alle squadre della ProtCiv si sono affiancate 11 associazioni di volontariato attivate e impiegate direttamente dalla Sala Operativa Provinciale, 11 (circa 50 persone) coinvolte dal Centro Intercomunale Mugello, 10 (circa 50 persone) dal Centro Intercomunale Colli Fiorentini ed altre 35 squadre, per 150 persone, attivate dai Comuni di Bagno a Ripoli, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Certaldo, Empoli, Firenze, Incisa in Val d’Arno, Montelupo Fiorentino, Sesto Fiorentino, Signa, Figline Valdarno, Rignano sull’Arno e Vinci.

Come sappiamo, le criticità maggiori si sono verificate nei territori comunali a ridosso dell’Appennino, in quanto più esposti a precipitazioni nevose intense (raggiunti localmente anche i 2,5 m di neve nelle zone esposte ad accumuli per forte vento). Centinaia le persone rimaste isolate, per lo più per brevi periodi. Centinaia anche i volontari che dal territorio provinciale hanno lavorato in coordinamento con le squadre della Protezione Civile provinciale. I dati sulla situazione nevosa in Mugello e sulla richiesta per il riconoscimento dello stato di emergenza da parte della Regione Toscana sono stati presentati questa mattina dal Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, dall’Assessore provinciale alla Protezione Civile Stefano Giorgetti e dai Sindaci di Firenzuola Claudio Scarpelli, di Marradi Paolo Bassetti, di Palazzuolo sul Senio Cristian Menghetti e di San Godenzo Alessandro Manni.

“I Comuni hanno visto quadruplicare le loro spese per affrontare l’emergenza, in pratica di tratta di 400mila euro di investimento – ha spiegato l’Assessore Stefano Giorgetti - Una cifra imponente per le casse dei quattro Comuni maggiormente interessati che hanno dovuto impiegare soldi per affrontare l’emergenza, cioè per garantire l’apertura delle scuole, il transito dei servizi pubblici (infatti i bus hanno continuato a viaggiare a differenza dei treni) e la pulizia delle piazzole di emergenza della Tav. La Regione non penalizzi coloro che sono riusciti a non farsi sorprendere e travolgere dalla situazione di emergenza”.

“Per questo motivo – afferma il Presidente Andrea Barducci - chiediamo che la Regione Toscana riconosca ufficialmente lo stato di evento calamitoso di livello regionale anche per la Provincia di Firenze, così come ha già fatto per le Province di Arezzo, Siena, Pisa e Livorno”.

“La macchina organizzativa ha funzionato – affermano i Sindaci di Firenzuola Claudio Scarpelli, di Marradi Paolo Bassetti, di Palazzuolo sul Senio Cristian Menghetti e di San Godenzo Alessandro Manni - grazie anche al positivo rapporto con la Provincia e la  Protezione civile provinciale. Non ci siamo pianti addosso, ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo gestito insieme l’emergenza. Scuole e servizi sono così rimasti aperti, il personale comunale e i volontari si sono prodigati fino allo stremo, ma ora chiediamo che la Regione Toscana ci dia una mano per riconoscere l’eccezionalità dell’evento. I danni sono ingenti e i nostri bilanci comunali non sono adeguati per affrontare una simile situazione di emergenza”.

Nella foto (in alto): la turbina in azione, foto di Gilberto Grementieri


 

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