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Omaggio a Pasolini a Barberino. Info

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Omaggio a Pasolini a Barberino. Info Omaggio a Pasolini a Barberino. Info © n.c.
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Il 2 novembre 1975 moriva Pierpaolo Pasolini. Poeta, scrittore, regista, intellettuale, ma soprattutto uomo, una “creatura adorabile e indifesa” come lo definì Eduardo all’indomani della sua tragica e crudele scomparsa. Catalyst e Teatro Comunale Corsini, in collaborazione con la Biblioteca Ernesto Balducci di Barberino, l’Associazione Liberamente e il regista Giovanni Cioni rendono omaggio Pasolini e al suo pensiero con tre serate che ne ripercorrono in parte l’opera ma soprattutto la sua capacità di guardare il presente e raccontare il futuro. Da giovedì 29 ottobre a lunedì 2 novembre Barberino ospita la rassegna “Per Pier Paolo Pasolini” unendo cinema, spettacoli, video-performance, cene e incontri per una delle figure più alte che abbiano attraversato il secolo scorso. Il primo appuntamento è per giovedì 29 ottobre presso la Biblioteca di Barberino con i cortometraggi “Cosa sono le Nuvole” e “La Ricotta” presentati dal regista Giovanni Cioni. Venerdì 30 ottobre una vera e propria “serata Pasolini” che inizia alle 18.30 con l’incontro “da Gaber a Pasolini” con Giulio Casale che sarà poi protagonista alle 21 al Teatro Corsini dello spettacolo “Polli d’allevamentodi Giorgio Gaber e Sandro Luporini. Scriveva Pasolini negli Scritti Corsari “Come tanti polli di allevamento gli italiani hanno indi accettato la nuova sacralità, non nominata, della merce e del suo consumo: è questa la nuova società nella quale oggi ci muoviamo, testimoni e vittime dei lutti culturali.”   Ed è proprio da qui che partirono Giorgio Gaber e Sandro Luporini nel 1978 per articolare il copione di quello che resta forse il più “provocatorio” dei loro tanti titoli teatrali: la resa totale al mercato, alle mode e ai suoi gadget, anche da parte di chi aveva invocato una diversa idea di società. C’è una voce diversa, e una scrittura particolarmente ispirata. Cambia anche il soggetto: per tutti gli anni 70 Gaber aveva cantato a nome collettivo di un “noi” che si trasforma ora e qui, non senza dolore, in un “io” isolato dal gruppo. “Io sono diverso e quasi certamente solo” ... E quando è moda è moda, ed è già la fine, niente da fare. L’interpretazione di Giulio Casale è quanto mai attenta a non tradire le note di regia originali dello stesso Gaber, convinto che la sola maniera di restituire la “verità” scenica (e quindi: contenutistica) del Signor G sia quella di riproporre, se possibile arricchendola, la fisicità insita in questo teatro-canzone; i testi stessi furono elaborati dagli autori solo in vista di quella maschera specifica, con le sue proprie pause, i suoi tic, il suo modo unico di occupare il palcoscenico, per restituire al pubblico quei grandi “messaggi” che emergono prorompenti da uno spettacolo elettrizzante quale Polli di allevamento continua a essere, quasi 40 anni più tardi. La “serata-pasolini” prosegue ancora con Catalyst e l’inedita video-performance di Riccardo Rombi “La Rabbia” con Riccardo Rombi, Rosario Campisi, Virginia Billi, Alba Grigatti e la partecipazione di Maurizio Veri. Dagli Scritti Corsari e dalle Lettere Luterane, passando per alcuni testi poetici, Catalyst darà vita a una performance teatrale che utilizza immagini, parole e corpi degli attori per restituire parte della lucida visione critica di Pasolini e della sua “rabbia”. Cos'è successo nel mondo, dopo la guerra e il dopoguerra? La normalità. Già, la normalità. Nello stato di normalità non ci si guarda intorno: tutto, intorno si presenta come "normale", privo della eccitazione e dell'emozione degli anni di emergenza. L’ultimo appuntamento, proprio nel giorno della scomparsa di Pasolini, lunedì 2 novembre è alla Casa del Popolo di Barberino dove l’associazione Liberamente organizza un aperitivo-cena accompagnato da letture. A seguire alle 21 chiude la rassegna Comizi d’Amore, il documentario realizzato da Pasolini nel 1965 per raccontare le opinioni degli italiani sulla sessualità, l'amore e il buon costume e vedere come sia cambiata negli ultimi anni la morale del suo paese. Ne esce un ritratto del paese contraddittorio, uno spaccato di un'Italia a varie velocità, un quadro sconcertante che alterna aperture fintamente disinvolte al Nord e rigidità ancestrali nel meridione, dove emergono anche le opinioni autorevoli di "amici" di Pasolini come Alberto Moravia, Cesare Musatti, Adele Cambria e Oriana Fallaci. L'impressione che si ricava da questo straordinario film-inchiesta è quella di una grande, diffusa ignoranza anche negli strati di popolazione più colta, di una profonda arretratezza e del timore dell'italiano medio di affrontare senza vergogna un confronto legato al tema della sessualità. Sono passati davvero più di 50 anni? Ingresso Cinema gratuito Per la serata del 30 ridotto Coop, Arci, € 10,00 Info Catalyst Teatro Corsini 055 331449

 

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