Il territorio montano, oltre a essere un patrimonio paesaggistico di inestimabile valore, rappresenta una risorsa turistica cruciale e si rivela vulnerabile da un punto di vista idrogeologico. Recentemente, e sempre più spesso, le comunità locali si trovano a fronteggiare i disastri provocati da eventi meteorologici estremi, evidenziando una gestione inadeguata del territorio e un'eccessiva urbanizzazione delle montagne, con conseguenze significative a valle, specialmente lungo gli argini dei fiumi.
In questo contesto, ORA! Barberino esprime cautezza nell'accogliere progetti di grandi opere sul territorio locale, ritenendo che tali interventi possano comportare stravolgimenti e rischi per l'ambiente. Un esempio di questa preoccupazione è rappresentato da un nuovo progetto proposto da AGSM, che mira all'installazione di 8 megapale eoliche sul crinale di Villore e Corella, nei comuni di Vicchio e Dicomano.
Le criticità sollevate riguardano la scelta di un territorio fragile vicino a siti di interesse comunitario, la mancanza di un collegamento logico con l'interesse pubblico, le dimensioni massicce delle pale difficili da trasportare e la mancanza di trasparenza nei dati sulla ventosità e sulla produttività.
Ora! Barberino rivela di aver appreso di un nuovo progetto, sostenuto da una società controllata da AGSM, che coinvolge il territorio di Barberino e Firenzuola, in prossimità del cimitero germanico della Futa. Si tratta di 4 nuove torri delle stesse dimensioni di quelle proposte per Villore (168m), evidenziando un piano più ampio e distruttivo di riempire il crinale principale dell'Appennino con impianti eolici industriali.
Ora! Barberino sottolinea che il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale), chiamato a pronunciarsi sul progetto di Villore e Corella il 19 dicembre, avrà un ruolo cruciale nel determinare la direzione futura di tali progetti eolici industriali nel territorio montano.