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A Palazzo Strozzi Sacrati arrivano i protagonisti dell'iniziativa Pedalando contro il morbo di Parkinson

I partecipanti di questo "giro d'Italia" per sensibilizzare sull'importanza dell'attività fisica nella lotta alla malattia incontreranno l'Assessora Spinelli

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Il logo dell'iniziativa Il logo dell'iniziativa © Toscana Notizie
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Si svolgerà oggi pomeriggio, sabato 27 luglio, alle ore 17:30, nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati l'incontro dell'Assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli con i protagonisti dell'iniziativa "Pedalando", arrivata quest'anno alla sua seconda edizione. Un "giro d'Italia" molto speciale, nato per sensibilizzare sulla straordinaria importanza dell'attività fisica nella gestione del morbo di Parnkinson. L'iniziativa è partita lo scorso 20 luglio dal Comune di Sant'Urbano (in provincia di Padova) e si concluderà il 2 agosto, a Genova, dopo aver attraversato le città di Bologna, Ancona, Perugia e Firenze, coprendo un percorso di oltre 900 km.

L'incontro si svolgerà in occasione della tappa fiorentina con l'obiettivo di creare un momento di confronto sul ruolo che il morbo di Parkinson ha per le persone che ne sono colpite e su come si può affrontare. Oltre all'assessora Spinelli, parteciperà all'incontro Lorenzo Sacchetto, manager di 57 anni residente a Sant'Urbano che lotta contro il Parkinson da quando ha 13 anni e che ha scelto di sfidare la malattia pedalando dal suo paese fino a Roma.

Nel corso dell'incontro sarà lui a spiegare come l'iniziativa Pedalando sia nata proprio come una sorta di movimento di resistenza contro il Parkinson e di come il movimento fisico, l'educazione, la conoscenza per la diagnosi precoce e la conoscenza contro l'isolamento, siano strumenti di straordinaria importanza per fronteggiare questa malattia che ogni anno rende un po' più difficile la vita di ragazze e ragazzi.

Oltre alla sua esperienza, verranno raccontate tantissime altre storie che parlano di convivenza con il Parkinson e verranno illustrati interventi volti a un nuovo approccio con questo morbo, per una presa in carico integrata, multidisciplinare e continuativa. Un incontro che vuole essere un messaggio di speranza contro una malattia complicata ma che si può e si deve affrontare, una sfida che ci riguarda tutti. 

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