22 MAR 2025
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Incontro sulla Palestina a Sesto Fiorentino. La libertà di espressione sotto osservazione

L’Italia, secondo gli organizzatori, non sta rispettando le prescrizioni della Corte Internazionale di Giustizia nei confronti di Israele...

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Un taglio della locandina dell'evento Un taglio della locandina dell'evento © Firenze per la Palestina
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Sabato 8 febbraio a Sesto Fiorentino si terrà un incontro dedicato alla Palestina, organizzato dalla rete di associazioni Firenze per la Palestina. L'evento comprendente la proiezione di un film, una mostra, un dibattito e, a seguire, cena e concerto. L'evento, patrocinato dal Comune, rientra nella lunga tradizione del territorio di sensibilità verso il tema dell’autodeterminazione dei popoli. 

A seguire il comunicato diffuso:

Sabato 8 febbraio a Sesto Fiorentino si svolgerà un incontro sulla Palestina, con la proiezione di un film, una mostra e, a seguire, dibattito, cena e concerto. È un evento significativo che ha ottenuto il patrocinio del Comune, ma è comunque uno tra i tanti che vengono organizzati nel nostro territorio, da sempre sensibile al tema dell'autodeterminazione dei popoli.

Il titolo del dibattito, però, "Palestina dalla tregua alla liberazione" ha richiamato l' attenzione della divisione investigativa locale Gli organizzatori sono stati contattati dalla Digos per avere dettagli sull'iniziativa e sapere se fossero presenti palestinesi: riteniamo inammissibile questa ingerenza islamofobica.

L'Italia non sta ottemperando ad alcuna delle prescrizioni della Corte Internazionale di Giustizia nei confronti di Israele, uno stato i cui vertici sono alla sbarra per genocidio. Nessuna delle relazioni politiche economiche e culturali è stata rimessa in discussione. La vendita di knowhow, sistemi d'arma e pezzi di ricambio continua indisturbata, malgrado le affermazioni del governo, come dimostrato da inchieste giornalistiche. Perfino la Coop continua a vendere come se nulla fosse arachidi israeliane apponendoci per di più il proprio marchio. Tutte queste sono palesi violazioni della legge, i cui autori godono di notevole status nella nostra società e non sono attenzionati dalle forze di sicurezza.

Le investigazioni riguardano invece normali cittadini che intendono esercitare il proprio diritto alla libertà di parola, e di fatto rappresentano una forma di intimidazione verso di essi e verso le strutture che li ospitano.

Siamo reduci da molti mesi di manifestazioni per la denuncia del genocidio dei palestinesi ad opera delle forze armate israeliane e dei coloni che occupano illegalmente il territorio. A volte ci sembra che le nostre parole e azioni cadano nel vuoto: forse invece dovremmo considerare le attenzioni delle forze dell'ordine come segno che il nostro operato a qualcuno interessa davvero e come una forma indiretta di pubblicità.

Restiamo del parere che questo sia comunque uno spreco di risorse, poiché di indagini sensate da portare a termine ce ne sarebbero parecchie. Il territorio della Piana Fiorentina è stato sede di disastri e incidenti negli ultimi anni: attendiamo ancora di conoscere le responsabilità di molti di questi episodi.

Firenze per la Palestina – 6 febbraio 2025

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