Paolo Vannini Alla Casa Di Giotto © n.c.
Non c’è ombra di dubbio; la mostra personale di Paolo Vannini, facente parte dell’Associazione Culturale “dalle terre di Giotto e dell’Angelico”, è una delle più belle rassegne pittoriche organizzate alla Casa di Giotto degli ultimi tempi, con l’artista che fra le sale del piano terra e le sale del primo piano, presenta circa 35 opere sia edite che inedite.
Leggendo il catalogo di presentazione, curato dal noto critico d’arte Dino Pasquali, leggiamo che note firme dell’arte (Vittorio d’Aste, Giovanni Beltrami, Ugo Barlozzetti, Federico Napoli e addirittura, fra gli altri, anche Vittorio Sgarbi e con somma sorpresa e soddisfazione anche di Alessandra Rontini, figlia dell’indimenticabile Giulio Da Vicchio), si sono interessati in modo positivo alla tavolozza di Paolo Vannini, un artista apprezzato e benvoluto e aggiungere qualche altro aggettivo sinceramente ci resta difficile. Comunque sia ci proviamo, dicendo che la tavolozza di Vannini balza agli occhi sia nel paesaggio che nella natura morta, per un insieme di fattori che ingentiliscono l’opera; i colori (belli, tenui, riposanti, sfumati), la mano (ferma, decisa), il tratto (morbido, reale), insomma se in quelle sfumature si nota un pò del Rosai o del Tirinnanzi, resta però indiscutibilmente la sua strada prima e la sua linea poi, che lo porta ad essere, senza tema di smentita, “lui”: Paolo Vannini. Bravo davvero ed altrettanto bella la sua personale in quel della Casa di Giotto.
(A.G.)
Foto: Il frontespizio del catalogo della mostra personale di Paolo Tannini alla Casa di Giotto a Vespignano.


