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La campagna del Pd toscano per maggiori risorse in sanità approda nel Consiglio Comunale di Pontassieve: l'opposizione esce dall'aula

La mozione è stata approvata all’unanimità dei presenti, i gruppi di opposizione sono usciti dall’aula consiliare. Le dichiarazioni del capogruppo Donnini

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Sanità Sanità © Pixabay
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La campagna del Pd toscano per una sanità pubblica più forte e finanziata adeguatamente entra nei consigli comunali. Un ordine del giorno sul tema è stato presentato ieri - 28 Settembre - al Comune di Pontassieve dal gruppo consiliare del Partito Democratico e dalla Lista Civica per Monica Marini.E’stato approvato all’unanimità dei presenti, i gruppi di opposizione sono usciti dall’aula consiliare.

L’iniziativa fa parte della campagna “La salute prima di tutto”, che prevede anche una raccolta di firme on line sulla piattaforma Change.org e nei banchetti allestiti sul territorio. Il testo della mozione, come quello della petizione, riprende i punti della proposta di legge al Parlamento nazionale presentata dal Partito Democratico in Regione Toscana. Tre le richieste principali al Governo: aumentare le risorse del Fondo sanitario nazionale per portarlo almeno al 7,5% del PIL; rimuovere il tetto di spesa per il personale sanitario per procedere a un piano straordinario di assunzioni; assicurare la realizzazione di Case e Ospedali di Comunità, presidi di sanità territoriale previsti dal Pnrr e recentemente accantonati dall’esecutivo nazionale.

“Se non si finanzia la sanità pubblica con fondi adeguati e tramite il PNRR avremo degli effetti negativi sulla sanità territoriale a causa delle modifiche presentate si ridurranno gli investimenti nella telemedicina, nello specifico: gli interventi per le Case della Comunità passano da un target di 1350 a 936 presìdi, quelli per gli Ospedali di Comunità si riducono dai 400 previsti a 304 unità e quelli per le Centrali Operative Territoriali dai 600 preventivati si riducono a 524. Il 25%-30% in meno rispetto agli interventi totali previsti per la sanità territoriale. Non sono sostenibili ritardi e non si può rischiare una perdita dei finanziamenti perché in tanti casi sono stati stipulati contratti e per molti progetti sono già partiti i cantieri” Questo il commento del Capogruppo Daniele Donnini.

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