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Nuovo Stadio a Campi, Cosa ne pensa il consiglio comunale?

Passata l'emergenza sanitaria torna a riempire le cronache la questione del nuovo stadio. In attesa delle parole del Sindaco Nardella cerchiamo di capire come la pensa la politica campigiana

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Il nuovo gruppo dedicato allo stadio nuovo Il nuovo gruppo dedicato allo stadio nuovo © Facebook
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In attesa delle comunicazioni che il sindaco di Firenze Dario Nardella sull'argomento del nuovo stadio, tornato caldissimo dopo le notiie (ancora non ufficiali però) che Rocco Commisso starebbe per chiudere con la famiglia Casini per l'acquisto dei terreni dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio a Campi facciamo un po' il punto della situazione.

Si dibatte molto sull'argomento al punto che su facebook è addirittura comparso un gruppo chiamato “Comitato per lo stadio nuovo di Firenze nell’area metropolitana”, che conta già oltre diecimila iscritti e che sta “spingendo” perché lo stadio si faccia a Campi e che la città di Firenze si è svegliata domenica con striscioni che dicevano chiaramente da che parte sta la tifoseria.
Il sindaco campigiano Emiliano Fossi come sempre succede quando l'argomento si fa caldo tiene il profilo basso e la bocca cucita mentre, grazie ai colleghi di Piana Notizie possiamo scoprire cosa ne pensa la politica campigiana rappresentata dai portavoce in consiglio comunale sull'idea del nuovo stadio da costruirsi a Campi Bisenzio.

Lorenzo Galletti (Pd)
L’idea di fare lo stadio della Fiorentina a Campi Bisenzio rappresenta una grande opportunità per la città e la conferma che il governo di questo territorio è in grado di attirare investimenti importanti. La proposta di Campi Bisenzio è sempre stata una disponibilità nel rispetto delle altre scelte prioritarie all’interno del Comune di Firenze. Se però la Fiorentina deciderà di investire nel nostro territorio saremo felici e sarà una sfida importante per tutti, al fine di progettare al meglio lo sviluppo dell’area vasta metropolitana di concerto con tutti gli attori e favorendo lo sviluppo di servizi essenziali come la mobilità pubblica, ad esempio, l’investimento nelle linee tramviarie nella Piana.

Andrea Stefanini (Emiliano Fossi Sindaco)
La realizzazione dello stadio a Campi è una grande occasione. Per crescere come città, per dotarci delle infrastrutture che ancora ci mancano e per fare davvero un salto di qualità. Con il suo indotto questa struttura ha i numeri per fare di Campi il centro nevralgico dello sviluppo della Piana e non solo. Che Campi sia una realtà appetibile per gli investimenti, lo sappiamo. E ora, anche con lo stadio, abbiamo la possibilità di dimostrare il perché.

Maria Serena Quercioli (Liberi di cambiare)
Realizzare uno stadio con annesso centro commerciale, hotel, parcheggi e viabilità necessaria, dalle strade alla tramvia, perché questo è il progetto, non equivale a costruire un edificio con i moduli “prefabbricati” oggi tanto in uso. La cittadella dello sport è un’opera che richiederà, con i tempi italiani, minimo 10 anni. In Italia non si costruisce con la tempistica degli Usa o della Cina. Personalmente sono contraria all’ennesima colata di cemento sul Parco della Piana perché non si tratta solo di un semplice “stadio” ma di un progetto che stravolgerà un territorio in tempi lunghi ed economicamente difficili. Si vuole il Parco della Piana? Se nel Parco non c’è posto per nuovo aeroporto e termovalorizzatore, non può esserci per questo: oltretutto, l’opera è vincolata dall’assenso della Regione e dopo lo “smacco” sull’aeroporto da parte dei Comuni ribelli, non esiste la “visione politica unitaria”: nel Pd si fa finta di andare d’accordo. Già nel 2009 la Regione (al Comune di Firenze era sindaco Renzi) mise il veto sulla “Cittadella viola” dei Della Valle all’Osmannoro (45 ettari di terreni dei Fratini) e il progetto di Commisso è lo stesso ma in diversa collocazione. Lo sviluppo del territorio, per inglobare anche una cittadella dello sport, doveva essere pianificato in precedenza in un clima più costruttivo e meno avvelenato.

Paolo Gandola (Forza Italia)
Sullo stadio bisogna dire basta a diatribe da festa dell’Unità. La politica non deve fermare l’entusiasmo e la concretezza di qualsiasi privato, come nel caso del presidente della Fiorentina Rocco Commisso, pronto a dare lavoro e sviluppo e anche un po’ di sogni al popolo viola. Per noi di Forza Italia la soluzione a Campi Bisenzio mantiene una serie di criticità attinenti alla viabilità, all’assenza di mezzi di collegamento di trasporto pubblico adeguati come la tramvia e alla lontananza dell’uscita autostradale e della fermata ferroviaria. Tuttavia questo è il momento di mettere sul tavolo urgentemente tutte le opzioni realisticamente possibili, che stanno in piedi per caratteristiche, delle aree interessate e i tempi di realizzazione. E se la società viola ritiene perseguibile l’ipotesi di Campi Bisenzio, non è accettabile che il sindaco Nardella o la politica in genere mettano i bastoni fra le ruote. Noi, invece, saremo a disposizione per sostenere convintamente il progetto. Basta polemiche sterili, il Pd dimostri, almeno una volta, di non guardare a ricorsi e processi ma di sapere stare al fianco di chi vuole investire sul nostro territorio.

Filippo La Grassa (Lega)
Il gruppo della Lega di Campi Bisenzio è entusiasta della scelta del presidente Commisso e in consiglio comunale faremo di tutto per far sì che il nuovo stadio venga realizzato nel più breve tempo possibile. La politica del Pd, che voleva realizzare l’opera nella zona della Mercafir, è stata folle e scellerata. Nardella e Giani hanno dato vita a un teatrino ridicolo che rischia di far scappare via un grande imprenditore che ha voglia di investire per far crescere la Fiorentina e tutto il nostro territorio. Noi saremo a fianco del proprietario del club viola per supportarlo affinché l’opera possa realizzarsi nel più breve tempo possibile. Per Campi Bisenzio si tratta di un’occasione straordinaria da cogliere sotto il profilo economico oltre ai tanti posti di lavoro che nasceranno con la realizzazione di questo impianto.

Lorenzo Ballerini (Campi a Sinistra)
Siamo davvero sicuri che sia questa l’opera di cui hanno bisogno Campi Bisenzio e la Piana? Personalmente credo che la vera sfida sia quella di riuscire a rispondere ai bisogni sociali dei cittadini, dando loro la possibilità di vivere in una città sostenibile senza per questo dover soddisfare a ogni costo i legittimi progetti imprenditoriali di un investitore privato. Campi Bisenzio è da anni è in attesa di una nuova struttura sanitaria, non ha un adeguato collegamento su ferro con i Comuni limitrofi, non ha una scuola media superiore e l’edilizia residenziale pubblica è ferma dal 2004. Campi è al terzultimo posto per reddito medio pro capite più basso della area metropolitana. Non solo, quello della Piana è un territorio già ampliamente cementificato e con un tasso di inquinamento molto alto. Se provassimo a ragionare con una visione complessiva del territorio, sarebbe utile e costruttivo chiedersi che fine farà lo stadio Artemio Franchi e quali progetti ci sono in cantiere. In questo senso, quello offerto dal sindaco di Firenze e della Città metropolitana e dagli altri sindaci del Pd, non è stato un bello spettacolo. Una discussione campanilistica senza un vero piano comune per un territorio tutto da ripensare anche e soprattutto alla luce dell’emergenza Covid-19. Nessun accordo, nessuna vera discussione, solo il tentativo di portarsi a casa il progetto.

Gianni Baudo (Campi Progressista)
Stadio sì. Sarebbe un grande arricchimento per Campi. Però dobbiamo essere consapevoli tutti del fatto che, oltre a essere un motivo di pregio per la città, porterà anche delle problematiche non di poco conto in una zona dove c’è già nelle vicinanze un grade centro commerciale.

Daniele Matteini (FareCittà-Sinistra Italiana)
Credo che a oggi sia ancora molto lontano dall’essere una ipotesi concreta. Così come credo che quella dello stadio sia una tipologia di intervento che qualificherebbe il territorio della Piana fiorentina, ma come tutti gli interventi va calibrato nel contesto in cui lo si vuole inserire. Mi spiego meglio, potrebbe essere una opportunità positiva ma porterebbe anche un aumento significativo del traffico in un’area che già adesso è congestionata. Da qui la necessità a valutare contestualmente anche il tema della mobilità, altrimenti continua a rimane un dibattito privo di concretezza. Credo che si manifesti anche in questa circostanza la necessità di prevedere per Campi Bisenzio un collegamento tranviario lungo la direttrice Osmannoro, che risolverebbe i problemi di mobilità dei cittadini campigiani che si dirigono quotidianamente verso l’Osmannoro o verso Firenze per motivi di studio e di lavoro. Se davvero si vuole considerare l’ipotesi nuovo stadio della Fiorentina e renderla concreta si deve contemporaneamente lavorare affinché si realizzi la tramvia anche a Campi e ancora una volta l’ipotesi di localizzazione del nuovo stadio rende evidente come la zona con maggiore funzioni è scelta per il nuovo stadio e lì va fatta arrivare la tramvia.

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