"Le condizioni di fatiscenza del compendio di Villa Montalvo non sono più sostenibili, è urgente inserire il restauro della villa nel piano triennale delle opere pubbliche e valutare se sia possibile candidare il compendio per ottenere le risorse del Pnrr, così come stanno facendo tanti Comuni della Piana Fiorentina che stanno candidando tante ville, immobili ed edifici di proprietà comunale avendo elaborato specifiche progettualità".
Così si esprime Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia e consigliere metropolitano che spiega: “nel dicembre scorso avevo chiesto informazioni al riguardo presentando un’interrogazione in consiglio comunale.
La risposta dell’assessore Loiero è stata che che al momento il restauro del compendio non è inserito nel piano triennale delle opere pubbliche non esistendo alcuna progettualità specifica di riqualificazione, sebbene di volta in volta ci siamo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per garantire la sicurezza dell’immobile, che accoglie uffici pubblici e la Biblioteca, oltre alla cappella con le spoglie di Felice Matteucci, inventore, con padre Barsanti, del motore a scoppio.
Questo disinteresse della Giunta verso la Villa non è più tollerabile, continua Gandola, l’ultimo restauro della Villa è avvenuto nel 1998, ben 24 anni fa, ed oggi si assiste ad un grave degrado con infissi deteriorati ed una facciata completamente ammalorata con infiltrazioni d’acqua quotidiane. Anche sulla Biblioteca, la Giunta non ha fatto nulla di ciò che aveva promesso, l’orario di apertura non è mai stato potenziato, consentendo di aprire anche il sabato e gli spazi per studenti e fruitori sono oltremodo ristretti, fatiscenti ed angusti, soprattutto rispetto alle biblioteca comunale del circondario che godono di location all’avanguardia.
Insomma, conclude Gandola, i tempi oramai si stanno per esaurirsi ed è grave che la Giunta non abbia fatto nulla per candidare il restauro dell’immobile ad ottenere le risorse del Pnrr. È necessario procedere ad individuare una progettualità complessiva con la predisposizione di un piano di fattibilità tecnico ed economico del restauro, altrimenti, in assenza di tale documento, non sarà mai possibile trovare le risorse necessarie. Si tratta di un compendio storico importante, già residenza della famiglia Ramirez De Montalvo ed è più possibile lasciare questo luogo all’abbandono".