Piancaldoli. Cerimonia di benedizione del cimitero. Foto dell'evento © n.c.
Sabato 24 giugno scorso a Piancaldoli c’è stata la cerimonia di benedizione del cimitero vecchio appena ristrutturato e di inaugurazione del monumento al donatore di sangue. Le Associazioni del nostro paese hanno deciso di ristrutturare a proprie spese il cimitero vecchio del paese, e la benedizione di questo luogo, nel pomeriggio di sabato scorso, ci è sembrato un importante pretesto per unire la nostra comunità dedicandole un giorno di festa. Questo traguardo è stato il risultato di un progetto che era nell’aria da un po’ e che è una bella realizzazione di un lavoro corale da parte di tutte le associazioni del paese: Misericordia e Gruppo Fratres, Società Sportiva e Pro Loco. Moltissime persone hanno lavorato negli ultimi due mesi per portare a termine questo risultato comune, che è stato possibile grazie ai risparmi delle associazioni del paese messi da parte in molti anni di sagre paesane. Ci è parso quindi fondamentale organizzare un’occasione per trovarsi tutti intorno al focolare della nostra grande famiglia, per fermarsi a riflettere su valori veri e grandi, come la solidarietà, la fratellanza, la religione, la famiglia e il ricordo dei nostri cari, e per ricordare chi ci ha insegnato tutto questo, chi siamo e da dove veniamo. Un ringraziamento speciale va, oltre che a tutti i volontari delle nostre associazioni che hanno reso possibile che questo disegno diventasse realtà, ai nostri principali sponsor, Banco Fiorentino e Ing. O. Fiorentini spa, che anche questa volta non ci hanno fatto mancare il loro sostegno, al sindaco del Comune di Firenzuola, e alle consorelle e i confratelli intervenuti. Al termine della benedizione ci siamo spostati in Processione Solenne presso la Chiesa di Sant’Andrea apostolo per la Santa Messa. Al termine della funzione abbiamo inaugurato il monumento al donatore di sangue: una metopa raffigurante un pellicano posta sulla parete della Chiesa accanto all’entrata. Come Gruppo Fratres Piancaldoli abbiamo deciso anche di dedicare un monumento al donatore di sangue per ringraziare e ricordare tutte le persone che in qualsiasi misura hanno collaborato con il nostro gruppo in quasi 50 anni di attività, e tutte le associazioni che in generale si occupano di donazioni. Volevamo e vogliamo ringraziare in particolar modo chi dona, per quella che fa, e anche se il nostro gruppo non si occupa più da qualche anno di organizzare attivamente giornate di raccolta, cerchiamo di portare avanti il compito di sensibilizzazione. Abbiamo scelto la figura del pellicano perché simbolo cristiano di chi dona agli altri parte di sé per donare agli altri la vita. È nell’imponenza di questo uccello con le ali aperte e il becco ripiegato verso i suoi piccoli, che fa tornare in vita i suoi figli, che risiede la grandezza umana e religiosa di un gesto che veramente dona vita e speranza. Il pellicano, con l’imponente becco ma con il gozzo vuoto, è simbolo di chi, nell’emergenza e nella criticità dell’assenza di cibo, si priva egli stesso di qualcosa di sé per gli altri. Sono molte le persone che ogni giorno, anche e per fortuna nelle situazioni ordinarie e non solo durante le emergenze, regalano agli altri qualcosa di sé donando sangue. E noi vogliamo proprio ringraziare loro, tutti i donatori, di qualsiasi sesso, di qualsiasi età, di qualsiasi posto e di qualsiasi gruppo di appartenenza. Ci ha resi davvero felici la presenza di Claudio Zecchi, presidente del Gruppo Fratres Provinciale di Firenze, degli altri gruppi intervenuti, e del coro alpino del Mugello, che ci ha tenuto compagnia con un concerto.


