“Cosa accomuna le micropiscine Don Minzoni in Piazzetta dei Cavalieri di V. Veneto, la I.T.I. in Via del Caboto e la Paganelli sul Viale Guidoni? Due indizi chiari e desolanti: sono tutte ubicate nel quartiere 5 e sono tutte ancora inaccessibili alla cittadinanza” esordisce così il consigliere Lorenzo Masi. Lo sconcerto ormai la fa da padrone. Non ci sono più parole per descrivere lo stato di abbandono in cui versano gli impianti natatori a Firenze. Ho chiesto conto oggi in Consiglio comunale all’assessore allo Sport Guccione sulla situazione delle piscine del quartiere 5 perché sono ormai troppi mesi che i residenti lamentano la chiusura degli impianti” prosegue il pentastellato.
“E dovranno aspettare ancora, purtroppo, visto che per le micropiscine Don Minzoni e I.T.I. il Comune aveva già provveduto all’aggiudicazione ad una società sportiva ma una sentenza del TAR Toscana ha rimescolato le carte in tavola, riammettendo la storica società Rari Nantes a partecipare alla gara. Risultato? Gara da rifare e piscine chiuse”.
“Per non parlare della piscina Paganelli, fatta riaprire dal Comune a metà luglio e solo per poco tempo, giusto per dare refrigerio estivo ai cittadini e fornire una parvenza di normalità ai tanti reclami pervenuti dai cittadini” continua Masi.
“La buona notizia è che oggi l’assessore ha dichiarato che a febbraio le micropiscine torneranno disponibili. Per la Paganelli invece bisognerà aspettare fino all’estate prossima. E quello che fa più male è che, anche questa volta, a pagarne le spese sono solo e soltanto i cittadini”.