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La poltrona del Sindaco, Rufina. Vito Maida si racconta

Proseguono le interviste di OKNews24 ai Sindaci uscenti nei comuni dell'area fiorentina, Mugello e della Valdisieve a cura del nostro direttore Nadia Fondelli.

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Vito Maida Vito Maida © Ok!News24
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Classe 1965, originario di Vazzano (Catanzaro) ma rufinese d'adozione Vito Maida concluderà a giugno il suo primo mandato da sindaco di Rufina.
Politico e amministratore navigato è stato eletto nel consiglio comunale per la prima volta a soli 30 anni nella legislatura 1995 - 1999. Nella successiva legislatura di nuovo eletto in consiglio comunale ha ricoperto il ruolo di capogruppo di maggioranza. 
Alla terza legislatura (dal 2004 al 2009) la nomina da parte del sindaco Stefano Gamberi ad assessore alla Pubblica Istruzione, Sport ed Impianti sportivi, Polizia Municipale, Gemellaggi, Personale. Alle amministrative successive del 2009 è stato riconfermato assessore nella nuova Giunta Pinzani con deleghe ai Lavori Pubblici, Arredo Urbano, Trasporti, Sport, Impianti Sportivi, Sviluppo Economico, Turismo.
Nelle amministrative del 2019 la lista Democrazia e Solidarietà lo candida alla poltrona di Sindaco e vince le elezioni.

Sindaco Maida, lei si è trovato ad amministrare il comune di Rufina in uno dei momenti più difficili della storia italiana dal Dopoguerra. Che esperienza è stata governare con il Covid?

Innanzitutto la ringrazio di avermi fatto questa domanda perché ho l'impressione che dopo che é passata questa "guerra" che ci siamo ritrovati ad affrontare ce ne siamo un po' tutti dimenticati troppo velocemente.
Tutti i sacrifici fatti e tutto quello che è stato fatto dalle associazioni di volontariato, etc, ma poi, soprattutto, dovevamo essere più buoni e questo non è successo...
L'esperienza ci insegna che le tragedie, le guerre e gli stermini vanno mai dimenticarli perché ritornano ciclicamente e quindi grazie.
Veniamo alla domanda. Mi sono ritrovato come tanti colleghi sindaci, ad essere sostanzialmente da solo, chiuso all'interno del palazzo comunale, a gestire una situazione drammatica e a non avere nessuna esperienza nella gestione di una pandemia.
Mi sono ritrovato a prendere decisioni da un momento all'altro perché, soprattutto, le disposizioni governative del Primo Ministro Conte come ben ricorderete arrivavano sempre a mezzanotte e noi sindaci nella notte dovevamo leggerli e interpretarli per essere pronti il giorno dopo. Ecco posso dire che anch'io sono stato uno dei sindaci che ha passato le ore a studiare questi decreti, a studiare i codici Ateco per comprendere quali esercizi commerciali potevano rimanere aperti e quali no e soprattutto sono sempre stato in prima linea per aiutare la popolazione con il reperimento delle medicine, con la spesa da portare a casa, etc...
Poi vorrei legandomi alla sua domanda ricordare una cosa molto bella avvenuta in quei giorni quando alcuni cittadini isolati in casa o positivi al covid che per la piena fiducia che avevano nel loro sindaco mi hanno chiesto di andare per loro agli sportelli bancomat per fare prelievi di contanti dandomi in mano le loro carte di credito con relativi pin.
Poi l'altra cosa che ricordo con piacere che sono stato uno dei primi ad operarmi per reperire le mascherine e sono riuscito a consegnarne 10.000 in poco tempo garantendo a tutti i cittadini di Rufina di avere questo presidio quando nel resto d'Italia le mascherine erano ancora introvabili.

Quel periodo seppur drammatico le ha regalato quindi un rapporto più diretto con i suoi concittadini?

Assolutamente sì.
Un rapporto diretto soprattutto perché il sindaco in quel dramma rappresentava per loro un punto di riferimento durante e dopo una pandemia che aveva sconvolto tutto il mondo.
Un rapporto diretto che fortunatamente non si è interrotto e che c'è ancora.
In quei momenti drammatici fuori dalla parta del palazzo comunale avevo apposto un foglio con il mio numero di cellulare a cui fare riferimento in qualsiasi momento di necessità.
Ecco posso dire che oggi, tutti i residenti di Rufina hanno il telefono diretto del sindaco.

Sindaco ma di fatto il suo programma di mandato è stato un po' dimezzato dal covid?
Ho dovuto riassettare tutto perché poi, è bene ricordate che fra prima e seconda ondata, chiusure e riaperture sono trascorsi quasi due anni in cui tutto è stato rinviato.
Le faccio un esempio: il piano strutturale intercomunale fatto attraverso l'Unione dei Comuni per il quale avevamo ottenuto un finanziamento ha visto la sua scadenza bloccata e rinviata di due anni.
Stessa cosa è accaduta per le convenzioni in atto per i recuperi edilizi e le lottizzazioni che sono state automaticamente rinviati di due anni

Come se la sono passata i commercianti di Rufina prima e dopo questo periodo? Avete perso delle attività o il tessuto ha retto?

Il tessuto sociale di Rufina ha avuto le difficolta di tutti ma noi come amministrazione abbiamo poi lavorato per agevolare una ripresa.
Le faccio un altro esempio: sono stato l'unico sindaco che ha deciso di cambiare il regolamento sul suolo pubblico per dare possibilità agli esercizi commerciali di somministrazione di aver un suolo pubblico senza pagare niente fosse esso un giardino, un pezzo di piazza, un cortile o cosa altro per poter ripartire anche all'aperto ho inoltre ridotto per un paio danni anche la Tari del 50%,
Finita la pandemia le attività commerciali rufinesi hanno ripreso vigore e le chiusure e le aperture che si sono registrate sono sono state quelle fisiologiche.
Anzi il saldo è attivo in questo senso.

Parliamo di cultura e turismo

Il turismo è ripartito, soprattutto quello lento e di vicinato che si sta espandendo molto.  Registriamo molte visite al Museo della vite e del vino così come al Museo Romoli.
Abbiamo un turismo che cammina nei luoghi della memoria attraverso i sentieri che conducono alla Madonna dei Fossi e a Berceto; abbiamo una brillante attività culturale a Vila Poggio Reale attraverso le nostre iniziative che offrono sempre un punto di riferimento importante insieme al già citato museo Romoli tant'è vero che, recentemente, il console francese e quello britannico sono venuti a farci visita e questa collaborazione sta portando a Rufina un flusso turistico selezionato, soprattutto di studenti delle università straniere che vengono a visitare i nostri musei e le opere d'arte di Maurizio Dobrilla situate nel parco della villa.

Capitolo migranti...

Noi abbiamo per senso di responsabilità  messo a disposizione in questi anni come struttura per l'accoglienza l'ex scuola di Pomino dove i migranti sono stati per un po' di tempo prima di andare via trovando un lavoro stabile e integrandosi.
Abbiamo avuto sul territorio una 20 di ragazzi in tutto e tutti oggi integrati nel tessuto sociale.

Opere pubbliche, scuole e strade: soddisfatto di cosa è riuscito a fare?

Quello che avevo nel programma di mandato in quanto a lavori pubblici l'ho portato a compimento anche perché avevamo iniziato a lavorare in questa direzione ancora prima, ovvero durante la giunta Pinzani quando ricoprivo il ruolo di vicesindaco.
Rufina ha delle eccellenze in questo caso di cui sono orgoglioso e che fa del nostro comune qualcosa di unico.
Faccio tre esempi: siamo l'unico comune della Toscana che ha le scuole a posto da tutti i punti di vista: sismico, anti incendio e quant'altro è necessario al punto che non abbiamo partecipato ai bandi Pnrr per le scuole perché di fatto gli avevamo già anticipati.
Siamo l'unico comune della Toscana dove non ci sono parcheggi a pagamento e siamo il primo comune della Toscana dove si sono eliminati i seggi elettorali delle scuole cosi da permettere all'attività scolastica di non interrompersi.
Le dirò di più quella di eliminare i parcheggi a pagamento è stata la prima ordinanza che ho firmato il giorno dopo il mio insediamento, appena trascorsa la lunga notte dei festeggiamenti.
Ho operato fin dal primo giorno del mio mandato anche per sistemare tutte le strade di viabilità pubblica delle frazioni per smentire il detto degli appalti e delle asfaltature elettorali.

Una bella cosa ma però ha sottratto al comune risorse economiche importanti. Come ha compensato?
Beh in effetti anche se a pensarci sembrano pochi quegli spiccioli che si immetteva nelle macchinette del parcheggio rappresentavano per il comune 80.000 euro l'anno.
Una risorsa che si manca ma che recuperiamo con una maggiore attenzione alle infrazioni al codice della strada quali lo spazzamento meccanizzato, il divieto di sosta, il cambio di disco orario e la velocità.

Qual'é stato il successo di cui è più orgoglioso?

La cosa che m'inorgoglisce di più in questi cinque anni anni è di avere destinato risorse importanti a chi era più in difficolta attraverso la Caritas, la parrocchia e i servizi sociali. Risorse davvero importati fatte di centinaia di migliaia di euro e non spiccioli che per il 99% per cento è andato a persone della comunità sfatando il luogo comune che i servizi sociali aiutano gli stranieri.

Un cruccio che le rimane invece c'è?

Non aver avviato il procedimento del piano operativo quando doveva essere e quindi di conseguenza ho fatto adesso l'avvio del procedimento ma l'approvazione definitiva sarà inevitabilmente nella prossima legislatura.
Avrei voluto farlo io perché insieme al piano strutturale intercomunale avrei approvato definitivamente il piano operativo, ma solo la pandemia me lo ha impedito.

Sindaco Maida lei cosa farà da grande?

Da grande mi ricandido insieme al mio partito per governare ancora Rufina insieme a una coalizione di centro sinistra che includa Italia Viva e altre formazioni così da poter portare a compimento i progetti messi in campo quali la ristrutturazione del centro storico e altre iniziative che abbaiamo messo in piedi in questi cinque anni come prendere un mutuo da 1 milione di euro per fare i lavori al cimitero.
Nella prossima legislatura ci saranno due filoni da seguire. la risistemazione generale del centro storico comprensiva di viabilità pubblica marciapiedi e strade e dall'altra l'obirttivo è di continuare ad aiutare chi ha più bisogno.
Peraltro un'altra cosa che volevo puntualizzare che abbiamo fatto e che non ha fatto nessun'altro è che mentre la Regione Toscana aumentava l'addizionale Irpef a Rufina la si diminuiva e i cittadini che hanno un reddito isee annuo fino a 15ooo euro non pagano la addizionale comunale.
Poi un'altra nostra eccellenza che mi viene in mente è nei servizi educativi dove abbiamo fatto investimenti importanti sul polo 0 6 passando da 30 a 50 posti. Poi sempre rimanendo alla scuola abbiamo migliorato il trasporto scolastico, il prescuola, la mensa per la quale (anche qui come unico comune) abbiamo deciso di non aumentare le tariffe e ce ne siamo fatti carico  come amministrazione. Un'eccellenza che continueremo anche perché chi frequenta le scuole a Rufina deve sapere che ha servizi educativi di prim'ordine e tariffe basse sempre nell'ottica di aiutare le famiglie.

Del vino Chianti Rufina ne vogliamo parlare in conclusione?
Beh che dire... rappresenta un'eccellenza di grande qualità dato che  i nostri vini sono stabilmente fra i primi cento vini del mondo e il neonato Terrae Electae sta conquistando anche i più esigenti.
Avere il nome del paese nel nome della denominazione Doc peraltro aiuta tanto la spinta enoturistica di Rufina.

 

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