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Ex Brunelleschi.La Giunta pensa a tre RSA, Lega:"Nel progetto anche un discount, vogliamo chiarezza"

  • 2007
Area brunelleschi Area brunelleschi © Ok!Valdisieve
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Con delibera n°51 del 30/4/20 la Giunta comunale di Pontassieve ha preso atto della proposta della società NUMERIA SGR Spa la quale si dichiara pronta ad acquistare all’asta fallimentare l’immobile dell’ex area Ceramiche Brunelleschi nella frazione di Sieci a condizione che venga riconosciuto, la pubblica utilità del progetto presentato. La Giunta ha preso atto della proposta, tuttavia, in relazione "in particolare, alla realizzazione di tre Residenze Socio Assistite della dimensione complessiva di 240 posti letto nel territorio comunale", così si legge nel testo della delibera dati gli obbiettivi "potenzialmente idonei a soddisfare obiettivi sociosanitari, nonché di riqualificazione, sia economica che urbana, dell'area e comunque del territorio comunale nel suo complesso".

Tale presa d'atto, tuttavia, si legge nella delibera, ha sola "natura ricognitoria e di presa d'atto" e dunque non esclude "la facoltà dell'Amministrazione di prevedere, nella futura disciplina urbanistica dell'area anche ulteriori e diverse destinazioni e funzioni rispetto a quelle indicate nella proposta di intervento di Numeria SGR", sarà dunque possibile da parte del Comune la richiesta di modifiche al progetto.

Secondo la Lega di Pontassieve, tuttavia, il progetto presentato dalla Società NUMERIA SRL prevederebbe, oltre alle RSA, un discount di 2500 mq che nella delibera non verrebbe mai citato. Questo il punto su cui la Giunta si scontrerebbe con il parere dell'opposizione che vorrebbe una maggiore chiarezza sulla presa di atto avvenuta nei confronti del progetto.

Questi, integralmente, i punti deliberati dalla Giunta con delibera n°51 del 30/4/20:

"1) Di approvare le premesse che si intendono integralmente riportate nel presente dispositivo;
2) Di prendere atto della proposta di interventi presentata dalla società Numeria SGR relativa, in particolare, alla realizzazione di tre Residenze Socio Assistite della dimensione complessiva di 240 posti letto nel territorio comunale;
3) Di ritenere, pertanto, che gli obiettivi strategici contenuti nella detta proposta di intervento, siano condivisibili e di interesse dell'Amministrazione, in quanto potenzialmente idonei a soddisfare obiettivi sociosanitari, nonché di riqualificazione, sia economica che urbana, dell'area e comunque del territorio comunale nel suo complesso; ovviamente impregiudicate le tematiche di natura urbanistica e quindi il tutto, subordinatamente alla presentazione delle eventuali necessarie varianti agli strumenti urbanistici e all'esito positivo del processo valutativo che accompagnerà la formazione delle dette varianti e dei progetti proposti, durante il quale dovrà essere verificata la sostenibilità complessiva delle previsioni nel rispetto dei principi di cui alla LR n.65 del 10.11.2014, nonché della complessiva normativa di riferimento ed altresì condizionatamente alla positiva conclusione della procedura autorizzativa prevista dalla Delibera GRT n. 995/2016, anche con riferimento al parere obbligatorio e non vincolante alla Conferenza dei Sindaci/SdS di zona, che verrà richiesto dal Comune per quanto di competenza;
4) di dare atto che la presente non innova il contesto pianificatorio, assumendo esclusiva natura
ricognitoria e di presa d'atto, facendo altresì salva, comunque, la facoltà dell'Amministrazione di prevedere, nella futura disciplina urbanistica dell'area anche ulteriori e diverse destinazioni e funzioni rispetto a quelle indicate nella proposta di intervento di Numeria SGR."

Secondo il capogruppo di Lega Salvini Pontassieve, Cecilia Cappelletti questi sono i punti che motivano la scelta di presentare da parte del gruppo domani (19 maggio 2020) in Consiglio Comunale una interrogazione in merito al tema:

"A nostro avviso, tale delibera apre scenari che andrebbero non solo a stravolgere l’abitato di Sieci ma anche alla definitiva perdita di un patrimonio storico, ormai considerato di archeologia-industriale come quello dell’immobile della Manifattura dell’ex- Brunelleschi. E per questo abbiamo presentato una prima interrogazione ricognitiva sugli intendimenti dell’amministrazione in merito.

Ci preme, però, sottolineare già alcune considerazioni:
1- Innanzitutto, dinanzi ad una società che chiede una determina di Giunta prima ancora che abbia perfezionato l’acquisto, ci sembra che la Giunta si impegni verso terzi su di una materia (l’urbanistica) non di sua competenza bensì del consiglio comunale quale quella delle variazioni di destinazioni d’uso dell’area;

2- Le questioni urbanistiche non sono così scontate e semplici: l’area infatti è posta tra il fiume Arno, una strada statale e una ferrovia. Quindi occorrerà una verifica del rischio idraulico e della fascia di rispetto dei 30 metri da tenere dalla ferrovia (fascia nella quale non è possibile modificare la destinazione d’uso senza il parere di FS che, dopo l’incidente di Viareggio, non concede deroghe). Inoltre, e non meno importante, l’area è inserita all’interno di un sistema abitativo, quello di Sieci, molto fragile sia per la viabilità che per gli impatti ambientali che tale progetto comporterebbe.

3- Stupisce che nella delibera nulla si dica circa la struttura commerciale che la società propone…..”silenzio assenso”??!!! Perché non si è dato un indirizzo di qualità urbana e ambientale da perseguire?Si stravolge l’abitato di Sieci senza intraprendere un percorso partecipato con tutta la cittadinanza: un fatto grave quando si sbandiera il nuovo Piano Strutturale intercomunale come un processo partecipativo di tutta la comunità!Riteniamo, infine, che occorra mantenere l’antica manifattura della Brunelleschi, un marchio italiano conosciuto in tutto il mondo: non vi sono, infatti, solo gli edifici di importante valore storico ma tutto il sistema delle vasche e del passaggio sotto la strada che porta al fiume Arno, dal quale passavano le barche con la rena per costruire i mattoni; con un collegamento idraulico e architettonico fra i due insediamenti, quello in riva destra della Brunelleschi e quello in riva sinistra delle Gualchiere.Si potrebbero fare tante e belle cose che garantiscano insieme la tutela di un patrimonio che i cittadini di Pontassieve sentono loro ed il profitto di un privato che ci investa sì ma che non ci speculi, distruggendo una parte importante della nostra memoria storica."

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