Il ponte di Sasso e il suo tabernacolo. Raccolta fondi per il restauro © n.c.
Una storia tra san Piero e Scarperia. Correva l’anno 1931 quando un capocantoniere della Provincia di Firenze, tal Parrini o Cantini oppure Parrini-Cantini (sono in corso ricerche anagrafiche), subiva un grave incidente per la rottura dei freni della bicicletta mentre scendeva la discesa di Castagnolo per raggiungere San Piero a Sieve. La caduta fu rovinosa, visto il fondo stradale acciottolato d’allora, la paura ugualmente fu tanta, ma fortunatamente le ferite furono assai lievi. Essendo molto devoto al Sacro Cuore di Gesù attribuì alla sua intercessione lo scampato pericolo e fece innalzare a sue spese un tabernacolo sul luogo dell’incidente in prossimità del Ponte di Sasso. Alla sommità della struttura muraria fece collocare una elegante celletta in pietra serena scolpita in stile gotico, racchiusa con elegante cancelletto metallico, contenente all’interno un piccola statua in gesso policromo raffigurante appunto il Sacro Cuore di Gesù e sotto la base l’iscrizione “CUORE DI GESU’ SANTISSIMO – MISERICORDIA DI NOI - P.G.R. 1931.” Dopo ottantacinque anni il tabernacolo è giunto ancora a noi, ma in condizioni tali da richiedere un rapido ed efficace restauro per evitare che subisca nel tempo danni irreparabili. Lo stato attuale è ben evidenziato nell’immagine allegata e scattata oggi stesso, in cui si vede come la parte artisticamente più pregevole sia tenuta insieme da robusti legami di fil di ferro. Alcuni abitanti nelle case vicine al tabernacolo ed altri sensibili e desiderosi di operare per la conservazione dei ricordi storici locali si sono riuniti coordinati dal Comitato 2012 di Scarperia e San Piero per programmare un restauro conservativo di questa struttura che per tanti anni ha caratterizzato l’ambiente del Ponte di Sasso e della vicina Pieve di Fagna. Fortunatamente il manufatto è posizionato sul suolo pubblico e il suo restauro suggerito dal gruppo di lavoro ha riscosso la dichiarata approvazione dell’amministrazione comunale, che si concretizzerà formalmente una volta ottenuto il beneplacito della competente Soprintendenza. Nel frattempo il gruppo di lavoro” pro tabernacolo” intende promuovere iniziative per il reperimento delle risorse economiche necessarie per le spese del restauro, senza gravare sulle risorse finanziarie del comune, che come sappiamo meritano di esser impegnate per interventi più spiccatamente sociali Gruppo di lavoro “pro tabernacolo” : Arch. Remo Nencini (3496435570) – Pierluigi Guasti (3287027004) – Cappetti Vincenzo (3666932769)- Roberto Ignesti (3358165533) – Dr. Gianfranco Grossi Comitato 2012 (3491271643). Il Gruppo di lavoro ”pro tabernacolo” ringrazia quanti hanno fornito informazioni sul tabernacolo del Ponte di Sasso in particolare il sig. Aldo Giovannini, gli uffici comunali e alcuni residenti della zona e invita quanti avessero altre notizie in merito a questo monumento a comunicarle al gruppo di lavoro. Gianfranco Grossi


