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Primarie Vicchio, istruzioni per l'uso. Dove, quando e come si vota

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Primarie Vicchio, istruzioni per l'uso. Dove, quando e come si vota Primarie Vicchio, istruzioni per l'uso. Dove, quando e come si vota © n.c.
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E le ultime note dei due candidati - Si vota domenica dalle 8 alle 21 presso il circolo Arci di Vicchio. Possono votare i maggiori di 16 anni, iscritti e non iscritti al Pd. Ma, per evitare che il voto sia 'inquinato' tutti dovranno sottoscrivere una dichiarazione in cui si riconoscono nei valori del Pd e si impegnano a sostenerlo, oltre a dare il consenso ad essere inseriti negli elenchi degli elettori del partito. Di seguito gli ultimi comunicati arrivati in redazione da parte dei due candidati:

Carlotta Tai: Carlotta Tai non ci sta e, rispondendo all'attacco diretto di Filippo Carlà Campa, pubblicato domenica con un video su Facebook, dichiara: "Definire l'idea di un avversario politico "improbabile" e appartenente "alla preistoria" sarà appagante in termini di visibilità e di consensi "di pancia", e vendibile "oltre gli steccati" del centrosinistra, ma qualifica la superficialità e l'approsimazione di tutta una proposta politica. Le Consulte giovanili, checché se ne voglia o si dica, sono oggetto di una fitta e attuale normativa nazionale e regionale a indirizzo europeo (per informazioni basta una ricerca on-line su Google e si trova: http://www.agenziagiovani.it/news/23-approfondimenti/2085-partecipazione-giovanile-quali-strumenti, solo a esempio) e sono state di recente adottate da comuni vicinissimi a Vicchio (Barberino di Mugello è l'ultimo in ordine temporale, ma voglio ricordare anche il Consiglio dei Ragazzi di Borgo San Lorenzo che vira indiscutibilmente e con successo in questa direzione)". E dell'idea dell'avversario di un non meglio definito "spazio per i giovani" ecco cosa pensa la candidata del PD di Vicchio alle Primarie del 20 gennaio: "Non sono contraria a priori a uno spazio di "ricreazione culturale e di svago", posto di capire cosa si intenda. Si è già individuato uno spazio? Lo si dica. Si sono già calcolati i costi? Che siano resi noti. Il "blablabla" della "vecchia politica" (di livello notevolmente superiore al "blablabla" della nuova politica della discontinuità e del cambiamento, peraltro) si ferma alla legislazione vigente e alla convinzione che un contenitore privo di contenuti rischia di trasformarsi in un boomerang economico e in un dispendio di energie inutile per tutta la nostra comunità. Resto convinta che i giovani di Vicchio necessitino di spazi adeguati per tutte le loro attività (scuole, impianti sportivi, biblioteca, teatro, "La Stanza": quello che già c'è insomma, e che merita tutta la nostra attenzione) ma soprattutto di contenuti e della possibilità di partecipare attivamente alla vita del paese. Altro che "ghettizzazione": noi vogliamo le nostre ragazze e i nostri ragazzi di fronte a noi, occhi negli occhi, a farsi ascoltare in modo da condividere scelte e indirizzo sociale e politico. Vi pare poco? Non ci accontentiamo – conclude Tai – di dar loro dei luoghi di "ricreazione", non vogliamo per loro solo una "pausa" per quanto utile possa essere: vogliamo dare ai nostri giovani spazio e tempo, volontà decisionale e un messaggio tanto semplice quanto forte: voi siete il nostro futuro e dovete indicarci la direzione nella quale muoverci".
Filippo Carlà Campa:
“Frazioni e Capoluogo: nel prossimo mandato amministrativo dovremo impegnarci per un riequilibrio negli investimenti del comune”. Questo è quanto ha dichiarato ieri sera Filippo Carlà Campa, candidato a Sindaco per le Primarie Pd, incontrando i cittadini di Vicchio, al Circolo ARCI (che tra l’altro sarà il luogo designato per le votazioni delle Primarie di domenica prossima). “I cittadini delle 22 località e frazioni di Vicchio,- ha detto il candidato - oggi, lamentano scarsa equità nei trasporti, nella sicurezza stradale, l’assenza di servizi fondamentali per le aziende come l’Adsl e la fibra, problemi di acquedotto e di reti fognarie”. “Un comune moderno, vicino ai cittadini, deve porsi l’obiettivo di trovare le risorse e risolvere i problemi di una comunità e non lagnarsi - ha precisato Carlà Campa - ricordandosi di queste necessità tardivamente e cioè solo quando scade il proprio mandato amministrativo". Carlà Campa è anche tornato sulle risposte da dare al mondo giovanile. "Serve una svolta anche nell’approccio dello stare vicino ai problemi del mondo giovanile. Il comune può fare molto, individuando una sede tutta per loro, ascoltando i loro disagi e promuovendo i loro interessi e le loro curiosità. Servono atti e fatti concreti! Non c’è bisogno di riesumare le antiche "Consulte dei Giovani", che il più delle volte hanno il solo scopo, per i politici di turno di levarsi di dosso il problema Come dire?”Consulta dei Giovani? Fatto!”

 

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