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Progetto "Pedala, Firenze ti premia". Piccoli passi in avanti per un futuro con meno inquinamento

L'iniziativa sarà in vigore dal 3 giugno di quest'anno e avrà termine il 2 giugno 2025. Ai partecipanti - che devono essere...

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La locandina dell'iniziativa La locandina dell'iniziativa © Ufficio Stampa - Comune Firenze
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"Qualunque cosa tu faccia sarà insignificante, ma è molto importante che tu la faccia". La seguente frase di Gandhi si sposa alla perfezione con il presente che stiamo vivendo, nello specifico riguardo la questione dell'inquinamento atmosferico. Se siamo ancora lontani dall'abitare un pianeta con livelli di inquinamento accettabili che non impattino sul suo già precario equilibrio, ciò non significa che non possiamo fare nulla per limitarli. Visto da tale prospettiva, il progetto "Pedala, Firenze ti premia", promosso dal Comune di Firenze, che incentiva l'uso della bicicletta, è importante in quanto si prefigge l'obiettivo di ridurre le emissioni nell'atmosfera di CO2 - diossido di carbonio, un forte inquinante - da parte delle auto, principali responsabili dell'effetto serra e dell'inquinamento delle aree urbane.

L'iniziativa sarà in vigore dal 3 giugno di quest'anno e avrà termine il 2 giugno 2025. Ai partecipanti - che devono essere maggiorenni - verrà fornito un kit, realizzato da Pin Bike, composto da un dispositivo hardware bluetooth che accerterà l'utilizzo del mezzo a due ruote, più un supporto smartphone da manubrio e luci di segnalazione. Per ogni chilometro percorso, il comune elargirà venticinque centesimi sui percorsi generici e venti sui percorsi casa-scuola e casa-lavoro, per un tetto massimo di due euro al giorno e trenta al mese. Per chi già utilizzava la bicicletta, l'importo sarà pari a quindici centesimi per i percorsi generici e venti per i percorsi casa-scuola e casa-lavoro, per un massimo di 1.20 euro al giorno e trenta al mese. Gli spostamenti sono tutti validi, purchè circoscritti al comune di Firenze. I duemila kit disponibili sono stati esauriti in poche ore, e l'amministrazione cittadina sta discutendo se renderne disponibili altri.

L'uomo non può fare ancora a meno dei combustili fossili, anche se nell'ultimo accordo raggiunto alla Cop28 - la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, svoltasi nel 2023 a Dubai - quasi tutti i duecento paesi partecipanti hanno garantito l'avviamento di progetti miranti alla transizione energetica. Tale accordo è stato denominato "Il consenso degli Emirati Arabi Uniti". Secondo Amnesty International l'accordo mostra alcune gravi lacune, ad esempio la notevole libertà che viene concessa alle industrie dei combustibili fossi, ma l'obiettivo principale, ovvero triplicare l'utilizzo di energia rinnovabile entro il 2030, è stato visto come un passo storico.

Proteste per l'eccessivo inquinamento ambientale si succedono da decenni ovunque, e non soltanto in occidente. Dal fenomeno Greta Thunberg - l'attivista svedese per il clima che ha fatto sì che i giovani della sua generazione si interessassero al problema del cambiamento climatico, partecipando a manifestazioni e attuando progetti concreti - a Ultima Generazione - attivisti che per fare luce sulla questione bloccano il traffico e imbrattano opere d'arte, senza danneggiarle -, il messaggio è lo stesso: o voi, politici e lobbisti del petrolio, ci ascoltate e attuate cambiamenti in direzione di un'aria e un ambiente maggiormente puliti, o le nostre proteste non si fermeranno. Ciò fa capire quanto il tema sia conosciuto e affrontato non soltanto dai piani alti della società, ma da tutti, compresi gli studenti, che rispetto al passato hanno, grazie soprattutto all'utilizzo dei social network, una maggiore consapevolezza di cosa accade intorno a loro.

Purtroppo non sempre il tema dell'inquinamento ambientale è preso sul serio. L'ex presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump, durante il suo mandato fece uscire il paese dagli Accordi di Parigi, un trattato internazionale sottoscritto dai paesi membri della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che, come si intuisce dal nome, ha come principale obiettivo il contrasto ai cambiamenti climatici e lo sviluppo di un'economia sostenibile. Alcuni partiti della destra europea, come il partito tedesco AFD, che nel 2023 ha aderito al partito politico europeo Identità e Democrazia, nega l'esistenza del problema.

Eppure gli scienziati di ogni parte del mondo concordano nel sostenere che dobbiamo invertire la rotta urgentemente, affidandoci alle energie rinnovabili. Passi in avanti ne sono stati fatti, e parecchi, basti pensare che - dati del Consiglio Europeo e dell'Agenzia europea per l'ambiente - grazie alle rigorose normative dell'Unione Europea, negli ultimi quindici anni in Europa l'inquinamento atmosferico è diminuito del 40 o 80%, a seconda dell'inquinante.

Tali dati ci fanno capire che ogni norma anti inquinamento, come il progetto del seguente articolo, "Pedala, Firenze ti premia", non è mai vana. Riferendoci al seguente progetto, è importante sapere che l'uomo è in perenne connessione con gli altri suoi simili, e quindi facilmente influenzabile; se alcuni individui cominceranno ad acquisire l'abitudine a muoversi in bicicletta, altri li seguiranno, e alla fine una buona parte dei cittadini opterà per il seguente mezzo. Pedalare, oltre all'ambiente, fa bene anche all'organismo. Tra le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità - OMS - è presente quella di usare la bicicletta per gli spostamenti, in quanto muoversi allontana il rischio di innumerevoli malattie, tra cui quelle cardiovascolari. L'inattività fisica, riporta sempre l'OMS, è il quarto più importante fattore di rischio di mortalità a livello mondiale, ed è responsabile del 6% di tutti i decessi.

Insomma, la bicicletta è un mezzo di trasporto pulito e che ci mantiene in salute. La speranza è che iniziative come "Pedala, Firenze ti premia" vengano realizzate in tutte le città italiane, specialmente in quelle della Pianura Padana, le più inquinate l'Europa.

Articolo a cura di Paolo Insolia

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