
Voleva probabilmente riproporre il disegno criminoso già attuato in passato, secondo un ben chiaro e preciso schema mentale, il cinquantunenne fiorentino, senza fissa dimora, che la scorsa notte ha rapinato una giovane prostituta di origini albanesi. L’uomo, un pluripregiudicato scarcerato appena un mese fa dopo aver scontato una condanna per i delitti di sequestro di persona, rapina e violenza sessuale, era noto alle forze dell’ordine per il suo modus operandi che era il seguente. Prima caricava sul suo mezzo la malcapitata di turno, si accordava con la stessa per una prestazione sessuale, la portava in un luogo isolato, fuori dai centri abitati, possibilmente in zona boschiva difficile da raggiungere, e poi, in quel luogo la terrorizzava riempendola di botte, la rapinava ed infine abusava sessualmente della stessa abbandonandola sul posto, secondo una crescente sequenza criminosa. Proprio il possibile ripetersi di questo schema è stato interrotto dal tempestivo intervento di una pattuglia della Tenenza Carabinieri di Pontassieve che la scorsa notte, su richiesta d’intervento pervenuta alla centrale Operativa di Figline Valdarno, ha, dapprima soccorso una giovane albanese diciannovenne e, successivamente, all’esito di concitate ricerche, rintracciava e sottoponeva a fermo di polizia giudiziaria l’uomo che poco prima l’aveva malmenata e rapinata. Poteva essere un’altra notte da tregenda quella che si preannunciava: l’indagato, infatti, prelevava la prostituta in zona Firenze sud e, a bordo di un camper, l'ha portata in una zona boschiva del comune di Rufina (località Cigliano). In questa zona, mentre il mezzo percorreva un tratto di strada in salita, l’uomo all’improvviso ha colpito al volto la ragazza che le era seduta accanto, facendole sbattere la testa contro il finestrino, e le ha strappato di mano il cellulare che stava usando. La giovane donna, terrorizzata dalla violenza del gesto, repentinamente è riuscita a slacciarsi la cintura di sicurezza, ha aperto lo sportello del camper ed è saltata fuori dallo stesso fuggendo a piedi, lasciando le scarpe sul posto per correre più in fretta possibile. La ragazza al buio, in una strada di campagna, per fortuna riusciva è riuscita a raggiungere qualche abitazione isolata dove sbattendo i pugni sulla porta e urlando chiedeva aiuto. Una donna che era all’interno dell’abitazione si è accorta di lei e ha chiamato il 112, richiedendo il pronto intervento. Ed è così che i carabinieri di Pontassieve, coadiuvati nelle fase delle ricerche da un equipaggio del Norm di Figline Valdarno e da un altro della Stazione di Reggello, sono riusciti a rintracciare l’autore della rapina e a portarlo in caserma. In Pontassieve, all’esito di tutti gli atti di indagine necessari, l’uomo è stato dichiarato in stato di fermo di polizia giudiziaria e, su disposizione del PM di turno presso la Procura della Repubblica di Firenze, dott.ssa Gintoli. E' stato poi portato al carcere di Sollicciano.