23 APR 2025
OK!Valdisieve

Protezione Civile in azione a Firenzuola: al via la messa in sicurezza del torrente Rovigo

Operazione congiunta tra Regione, volontari e istituzioni per la tutela ambientale dell’Alto Mugello

  • 231
Monni Monni © nc
Font +: 22px16px
Stampa Commenta

È iniziata ufficialmente oggi, sabato 12 aprile, l’operazione di messa in sicurezza del torrente Rovigo, nel comune di Firenzuola, colpito duramente dalla recente frana che ha riportato alla luce una discarica abbandonata dagli anni Settanta. In campo, la Colonna Mobile della Protezione Civile della Regione Toscana, in supporto alle attività già avviate da Hera e dal Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno.

“L’intervento è finalizzato alla raccolta dei rifiuti lungo l’alveo e alla messa in sicurezza ambientale del corso d’acqua – ha dichiarato il presidente della Regione, Eugenio Giani – e rappresenta un tassello fondamentale nel percorso di riqualificazione ambientale del torrente Rovigo. Proteggere questo tratto di Appennino significa tutelare paesaggio, biodiversità e qualità dell’ambiente dell’Alto Mugello”.

L’operazione coinvolge direttamente i Centri Operativi Comunali (COC) di Firenzuola e Palazzuolo sul Senio, ed è realizzata in coordinamento con volontari delle principali associazioni del territorio: Anpas, Croce Rossa Italiana, VAB e Misericordie. Sono 23 i volontari impiegati, tutti con competenze specifiche in logistica e operazioni sul campo. A supporto delle operazioni, anche il Soccorso Alpino, data la complessità e la natura impervia dell’area interessata.

“Abbiamo individuato 21 aree operative sicure – spiega l’assessora regionale alla Protezione Civile, Monia Monni – che permettono agli operatori di intervenire garantendo la massima sicurezza. L’intervento si aggiunge a quelli già avviati sul territorio, in una sinergia che rappresenta la vera forza del nostro sistema regionale”.

Le attività sono coordinate direttamente dalla Regione Toscana, in collaborazione con la Città Metropolitana di Firenze e le amministrazioni locali. L’obiettivo è duplice: ripulire il letto del torrente dai rifiuti e al contempo prevenire nuovi dissesti che possano compromettere la stabilità del territorio.

“Ancora una volta – conclude Monni – la Toscana dimostra cosa significa avere una Protezione Civile efficiente e radicata: istituzioni, volontariato e comunità insieme, a difesa dell’ambiente e della sicurezza dei cittadini”.

Lascia un commento
stai rispondendo a