Non accade spesso che i giovani siano vittime di una intensa depressione, tuttavia recentemente si sono osservati fenomeni che mostrano il contrario. In effetti la depressione, che arriva ad essere pericolosa più avanti negli anni, spesso nasce da una difficoltà giovanile, se non infantile, la cui origine è nota seppur complessa, relativa alla difficoltà di sentirsi adeguati alla realtà ed in essa alla difficoltà che ne deriva. Spesso la depressione giovanile sfocia in difficoltà intense dal momento che non riesce ad essere modulata come talvolta accade in età adulta; dunque, una depressione che si rende evidente durante l'adolescenza o poco dopo rappresenta una potentissima difficoltà nella mente dell'individuo che in quella fase dello sviluppo non è in grado di far fronte ad una condizione così rilevante e lesiva. L'età in cui la patologia depressiva manifesta la sua massima incidenza è collocata più avanti negli anni proprio perché in una fase adolescenziale o in quella addirittura precedente, l'individuo non registra integralmente un malessere nella sua entità totale, ma piuttosto lo assume con una capacità di sopportazione paradossalmente elevata, mai più presente nella vita dell'individuo con questa rilevanza. Potremmo dire che la minore espressione della patologia depressiva durante l'età giovanile riguarda il fatto che nelle fasi iniziali della vita si è maggiormente destinati ad assumere informazioni che ad esprimerne la rilevanza. Proprio per questo la patologia depressiva che si sviluppi nei giovani ed adolescenti è particolarmente significativa e pone l'accento su un disagio certamente da approfondire da punti di vista sia clinici che sociologici. Essa riguarda una difficoltà legata alla carenza di attenzione che riserviamo ai giovani, per i quali fornire opportunità di varia natura non sostituisce neppure in minima parte la necessità di venir seguiti ed "osservati" nelle necessità relazionali. E' proprio questa circostanza che evita la depressione, (talvolta) espressa in età giovanile e che certamente permane e si sprigiona nella sua pienezza durante fasi successive dell'esistenza. Il fatto che recentemente si notino queste condizioni giovanili deve far riflettere, proponendo l'interrogativo di quale sia l'intensità con cui interpretiamo i nostri giovani, ossia coloro che nei prossimi anni dovranno far fronte ad una assenza di cui già adesso soffrono la carenza. Dottor Loris Pinzani