La vicenda dell'intitolazione del giardino fra via Mastri, via Moreni e via D'Ancona a Remo Petroni metronotte trucidato da tre terroristi nel 1977 è un po' anche una vittoria della nostra redazione.
Fin da quando Chiara Giovannini dal suo blog di quartiere ne ha narrato la vicenda criminale che ha portato alla morte del giovane Remo (che abbiamo ripeso, leggi qui) siamo stati al suo fianco nel cercare di arrivare a un obiettivo atteso da 45 anni dalla vedova Antonella Pazzaglia.
Lo abbiamo fatto raccontando di Remo, rintracciando la famiglia, sfogliando gli archivi cartacei dei quotidiani dell'epoca, leggendo ogni articolo e trafiletto sulla vicenda, cercato di capire i motivi dell'oblio, capire perchè la mozione presentata in consiglio di quartiere 2 era ferma e abbiamo rimesso tutti i puntini sulle i. Anzi è stata proprio una i di troppo forse ad impedire il ricordo per i precedenti 44 anni perche Remo era diventato Pietroni anche negli atti dell'amministrazione.
Ho personalmente accompagnato a fine 2021 Antonella Pazzaglia, vedova del metronotte in Palazzo Vecchio dall'Assessore alla Memoria Alessandro Martini e del Presidente del Consiglio Comunale Luca Milani che l'hanno voluta conoscere e che si sono rammaritcati dell'oblio affermando di non conoscere la vicenda. Le promisero che qualcosa a breve sarebbe stato fatto.
Antonella come raccontato nella nostra intervista esclusiva si è sentita finalmente ascoltata e accolta dall'Amministrazione. e poi ha accolto con altrettanta gioia la notizia che proprio dove 45 anni fa era stata portata, giovane sposa e mamma ventenne stravolta, dalla Polizia a vedere dove il marito era stato ucciso è nato un giardino che prende dal 30 giugno 2022 il nome del marito.
La cerimonia dell'intitolazione è stata molto commovente specie per Antonella che aveva la voce rotta dall'emozione e per suo figlio Davide un ragazzone alto e grosso che ha perso il padre a 18 mesi d'età accompagnato a scoprire la targa dai due figli di 8 e 5 anni.
Le chiarine e poi eccolo lì il giardino di Remo. Un giardino discreto, d'angolo non troppo grande che adesso c'è "da tenere a posto".
Antonella ha chiesto aiuto per far sì che quel giardino si mantenga pulito e sicuro e porti con orgoglio il nome di Remo Petroni. Ha trovato subito aiuto nel gruppo ambiente del Nucleo Operativo di Protezione Civile che ha garantito il suo aiuto ma "servono altri volontari. Io stessa me ne occuperò insieme a Chiara Giovannini e Nadia Fondelli le uniche due persone che si sono anche umanamente interessate della mia vicenda e a cui devo tutto, ma dato che alla cerimonia erano presenti molte persone che ho scoperto oggi tutte interessate alla vicenda umana di mio marito chiedo anche il loro aiuto.
Mi appello per cercare volontari per curare il giardino anche ai consiglieri del Quartiere 2 presenti alla cerimonia Francesco Gengaroli e Lorenzo Palandri che scopro con mia sorpresa che hanno raccontato la vicenda di mio marito a tutto il quartiere di Coverciano. Grazie!
Grazie anche al Comitato Social Strret di Coverciano di cui non ho avuto il piacere di conoscere nessun esponente ma che leggo hanno contribuito alla realizzazione della giornata d'intitolazione del giardino al mio Remo. Anche a loro chiedo sostegno per prendersi cura del giardino e lo chiedo a tutta Coverciano che si è stretta intorno a Remo".
Antonella stai sicura che noi di Ok!Firenze e tutto il gruppo Ok!News ci siamo stati, ci siamo e ci saremo. Speriamo presto di essere in compagnia di tantissimi fiorentini attivi.