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Tramvia Campo di Marte - Coverciano: serve davvero?

Se lo chiedono i cittadini già riuniti in un comitato. Tante le domande dopo la presentazione del progetto fatta dal Sindaco Nardella

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Come quelli del Comitato vedono la questione Come quelli del Comitato vedono la questione © Facebook
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Firenze si sa è città divisiva. Guelfi e ghibellini da sempre i fiorentini trovano ogni occasione buona per dividersi in fazioni e non poteva essere altrimenti dopo la presentazione del progetto della futura tramvia 3.2.2. Piazza della Libertà - Rovezzano.

Tanti i nodi da sciogliere nella Firenze prossima ventura con i conti azzerati dai mancati incassi della tassa di soggiorno. Tanti i cantieri "sospesi" da contenziosi anche legali che saranno dibattito politico della campagna elettorale regionale.

Dal sottoattraversamento Tav, all'aeroporto, dallo stadio alla linea tramviaria per Bagno a Ripoli. In buona sostanza la trasformazione urbanistica della Firenze futura, quella su cui si sono scontrati anche i contendenti a Sindaco lo scorso anno.
La rielezione peraltro trionfale e al primo turno di Dario Nardella primo cittadino - per niente scontata un anno fa - aveva chiaramente indicato che i fiorentini stanno col Sindaco, salvo poi scontrarsi e dividersi ancora alla prima occasione.

Un anno fa ma molto è cambiato. Forse troppo. La Fiorentina calcio è passata di mano e con Rocco Commisso patron la faccenda stadio ha visto tramontare l'ipotesi Mercafir, mettere in discussione il restyling del Franchi e apparire l'alternativa Campi Bisenzio.
Tutto tace a livello cantieri sul sottoattraversamento alta velocità dove invece lavorano gli avvocati in tribunale. L'ipotesi sviluppo dell'aeroporto di Firenze è fermo ai box a causa di ricorsi e controricorsi legali che hanno condotto all'immobilismo e della tramvia per Bagno a Ripoli di certo si registra solo il rinvio della cantierizzazione che slitta alla primavera 2021.

Nel frattempo però il Sindaco ha presentato il progetto della linea 3.2.2. quella che dovrebbe unire Piazza della Libertà con Rovezzano e non era passato neanche un giorno che, apriti cielo e spalancati terra, è partita la polemica.
Perchè questa nuova linea che dovrebbe servire uno stadio che non si sa se verrà abbandonato e che corre di fatto parallela alla linea ferroviaria? Che fine faranno le alberature di Viale dei Mille e viale Duse?
Tante le domande e i fiorentini si sono già divisi anche alle Cure, Campo di Marte e Coverciano al punto da far nascere un Comitato Contro Tramvia Campo Di Marte Rovezzano. Al di là del fatto che sulla questione verrà fatta (anzi è già partita) la campagna elettorale regionale cerchiamo di rimanere ai fatti e capire cos'è che non va giù ai contestatori.

La prima contestazione che viene fatta all'amministrazione è di aver escluso un progetto partecipato ignorando chi in quelle zone vive o lavora."Vogliamo partecipare attivamente a definire il percorso della nuova Tramvia annunciata dal Sindaco Nardella - scrivono sulla pagina Facebook - basta con i progetti calati dall’alto che hanno procurato più disagi che benefici nelle altre zone di Firenze."

E' il progetto stesso da discutere in toto scrivono dal Comitato. "Servono davvero binari? Si può fare meglio delle linee attuali? O qualcosa di diverso?" in questo caso il riferimento è chiaro alla giungla di pali che ha stravolto piazza della Stazione.
E soprattutto si chiedono se serva davvero in zone tutto sommato isole felici per il traffico e storicamente verdi. "Firenze è divisa fra chi usa la tramvia, e ne trova benefici, e chi invece la subisce. Abbiamo la possibilità stavolta di pensarla in modo da renderla meno impattante possibile, in zone che oggi, senza tramvia, sono i quartieri più vivibili della città. (comodità di parcheggio, verde, vicinanza al centro storico e strade percorribili). C'è davvero bisogno di altre linee tramviarie? Non possono esserci soluzioni migliori e meno impattanti? E’ un dovere del Comune provarle. E’ un diritto dei cittadini difendere la propria proprietà privata e anche gli spazi comuni."

Ma al di là del costo economico non indifferente per 6,5 km. di percorso e il forte impatto che i lavori stessi avrebbero per molto tempo i cittadini chiedono di poter dire la loro e contribuire allo sviluppo futuro della città.
Il Comitato chiede soprattutto di approfondire le seguenti tematiche:
il percorso (valutare le strade più idonee e soprattutto la possibilità di interramenti e il possibile utilizzo dei binari ferroviari già esistenti dalle Cure verso Rovezzano); Il rischio di una forte riduzione del verde, si cerchi pertanto di limitare il più possibile il previsto taglio degli alberi; la riduzione degli assi stradali, meglio non inserire binari nelle uniche strade dove non c’è traffico come Viale dei Mille e viale Duse; la riduzione del numero dei posti auto dato che il parcheggio facile è oggi uno dei pregi delle zone; evitare la desertificazione dei quartieri (chiusura dei negozi come tristemente avvenuto in altre zone); garantire i risarcimenti per i commercianti durante il periodo dei cantieri; durata certa dei cantieri; quale tecnologia verrà usata (vetture silenziose e tracciati senza pali); le fermate e l'impatto urbanistico sulla zona (esempio l'attraversamento del torrente Affrico)

Non ultima, forse la più importante sentendo il polso dei residenti la questione già accennata dello Stadio Franchi perchè è chiaro che se si andrà verso un abbandono dello stesso gran parte della portata prevista per l’opera verrebbe a mancare facendo ricadere sui fiorentini alcuni pesanti oneri.
Insomma sono davvero tanti i dubbi che devono essere dibattuti a detta dei residenti riuniti nel Comitato da chi ci vive in zona e magari ha comprato casa recentemente e si troverà con i binari davanti all'ingresso della propria abitazione.

Curioso come tengono a puntualizzare che nonostante il nome dica il contrario (Comitato Contro Tramvia Campo Di Marte Rovezzano) non sono contrari alla tramvia ma semplicemente non sono convinti che i benefici dell'opera siano più delle negatività.

Tempo per le discussioni siamo certi ci sarà dato che è bastata solo la presentazione ufficiale del progetto per far partire il dibattito.









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