Durante il consiglio comunale del 9 dicembre, la maggioranza del Partito Democratico ha respinto la mozione presentata dal gruppo Centrodestra per Barberino, che richiedeva la destinazione di una stanza per le attività dei gruppi consiliari. La decisione, motivata dalla mancanza di locali disponibili, ha suscitato critiche da parte della capogruppo del Centrodestra, Silvia Castellani, prima firmataria della mozione.
"È incredibile che non vi siano locali disponibili in nessuno dei plessi comunali", afferma Castellani. "La Casa Comunale, interamente ristrutturata e inaugurata lo scorso maggio, non prevede neanche un ufficio per i consiglieri. Inoltre, il centro civico è stato affidato alla Proloco, il che implica che un gruppo consiliare debba pagare per riunirsi, nonostante le sue attività siano al servizio del Comune".
Castellani sottolinea un paradosso: "L’amministrazione sta continuando a pagare gli affitti di sei locali utilizzati temporaneamente durante i lavori di ristrutturazione, ma quattro di questi sono attualmente vuoti e inutilizzati. Non mancano i locali, manca la volontà politica di destinarli ai gruppi consiliari".
La capogruppo ha inoltre evidenziato che comuni più piccoli di Barberino di Mugello dispongono di uffici dedicati ai gruppi consiliari. Far pagare somme, anche simboliche, per incontri interni in locali di proprietà comunale, secondo Castellani, dimostra una mancanza di rispetto verso i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione.
La polemica getta luce su una questione che, per Castellani e il Centrodestra, va oltre la semplice disponibilità di spazi, toccando i principi di trasparenza e rispetto delle istituzioni democratiche locali.