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Ricordo di Silvano 'Nano' Campeggi, un amico del Mugello

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Ricordo di Silvano 'Nano' Campeggi, un amico del Mugello Ricordo di Silvano 'Nano' Campeggi, un amico del Mugello © n.c.
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E’ scomparso lo scorso mercoledi (29 agosto 2018) a Firenze Silvano “Nano” Campeggi, uno dei più importanti artisti grafici della storia di Hollywood. L’artista aveva compiuto 95 anni essendo nato a Firenze nel 1923. Subito dopo la guerra andò in Usa a disegnare i cartelloni dei più importanti film della storia del cinema; fra gli altri “Via col vento”, “Ben Hur” (con i mitici cavalli bianchi), “Casablanca”, “Singing in the rain”, “Colazione da Tiffany”, “Exodus” e tanti altri. Fece innamorare Hollywood, quando le recensioni su internet erano fantascienza ed il successo di un film era in gran parte decretato dalla bellezza del suo cartellone: niente computer ed effetti speciali, solo pennello e colori. Campeggi, prima di volare a Hollywood, aveva studiato all’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze, con Ottone Rosai e Ardengo Soffici. Veramente un grande. Sembra ieri quando sabato 21 giugno del 2014, alla Casa di Giotto alla presenza delle Autorità, di molti pittori, amici ed estimatori gli fu assegnato il Premio “Giotto e l’Angelico” e la presentazione di una mostra personale nelle sale del museo di Vespignano. Come è noto l’Associazione artistico culturale “Dalle Terre di Giotto e dell’Angelico” ha istituito il riconoscimento “Giotto e l’Angelico” per onorare i due grandi Maestri mugellani premiando artisti e personalità che si sono distinte nel campo dell’arte. Il Premio “Giotto e l’Angelico“ dove venne premiato Campeggi era alla sesta edizione e prima dello scenografo erano stati insigniti dell’onorificenza lo scultore e pittore Marco Lukolic, il professore e direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci, lo scultore Giuliano Vangi, il critico d’arte e professore Philippe Daverio, il pittore Alfredo Cifariello. Ricordiamo sempre – e lo scrivemmo su OK!Mugello – quel magnifico pomeriggio in quel di Vespignano, accanto a questo grande artista, una persona amabile, sempre sorridente, alla mano, e se vedeva un soggetto o un personaggio che gli piaceva eccolo tirar fuori le sue matite e ritrarre il tutto. Non è molto che Campeggi è stato a Vespignano, poichè diceva sempre che è un posto meraviglioso, una natura bellissima, uno splendido paesaggio, una variegata alberatura che dona profumi naturali (sembra di leggere quello che scriveva Giosuè Carducci nel 1897 quando veniva a Vespignano!) e con queste prerogative era sempre uno degli ultimi la sera inoltrata a lasciare questo lembo di terra. Il Mugello, gli amici dell’associazione, i pittori, gli artisti e coloro che lo hanno conosciuto ed avvicinato nella terra di Giotto, serberanno per sempre un grato e grande ricordo. Arrivederci Maestro.  

 

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