Mi è successo alcune volte di andare per i monti di Cavallico o per quelli del Giogo. Chi è che, ogni tanto, non e'andato a fare una camminata col beltempo per funghi o per trekking? Io, per altre ragioni, un giorno sono capitando in uno di questi boschi e mi sono imbattuto in un cumolo di spazzatura. C'era di tutto o quasi: vecchi tegami, pentole, bottiglie, bidoni, ma sopratutto lattine per bibite. Guardando bene ho visto che era roba veramente vecchia che la natura non aveva ancora smaltito. Mi sono tornati alla mente i lunghi (lunghissmi a volte) tempi che ogni materiale impiega per essere assorbito dalla natura. Sono rimasto incredulo nel pensare che solo una lattina, dopo trent'anni fosse ancora così integra, pur essendo stata esposta a pioggia gelo ed umidità. Oltre che integra, si leggeva perfino la data di produzione o quella di scadenza. Alcuni di questi 'reperti' l'avevano ancora visibile e la più vecchia aveva stampato a se l'anno '1977' poi un altra '1986', fino ad arrivare al 1992 e piu recenti. Poi c'era anche molto vetro, vecchi fiaschi di vino, le bottiglie e tutta la spazzatura fatta con materiale di questo tipo, che se non tolta essa se ne rimane li per sempre. Per questo penso anche che sia bello far finire questi "reperti di storia" da qualche parte, che non sia un bosco, un prato, o altri posti di questo tipo. Magari anche tra il ciarpame di qualche magazzino o contenitore, dove gli oggetti in questione potrebbero essere reciclati e avere nuova vita. Il tutto senza stare li fermi a raffigurare quel senso di degrado che si presenta troppo spesso tra i nostri monti.