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Il Comune di Rignano sull'Arno commemora gli 80 anni dalla strage del Focardo

A seguire l'inaugurazione della mostra "Gli Einstein a Firenze e dintorni" nella sala consiliare

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La locandina dell'evento La locandina dell'evento © Comune di Rignano sull'Arno
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Si svolgerà Sabato 3 agosto, alle 09:30, presso il cimitero della Badiuzza, a Rignano sull'Arno, la cerimonia di commemorazione per gli 80 anni della strage del Focardo quando le truppe tedesche in ritirata, nel 1944, fecero irruzione in Villa il Focardo e dopo un breve interrogatorio fucilarono Caterina Mazzetti e Lucia e Caterina Einstein, rispettivamente la moglie e le due figlie di Robert Einstein, cugino del noto fisico Albert Einstein.

Per raggiungere il luogo, il Comune ha predisposto un servizio navetta e per questo motivo si è raccomandato, in una comunicazione pubblicata sul suo sito web, di parcheggiare sulla Strada provinciale all'inizio di Via Badiuzza. Dopo la cerimonia si svolgerà la visita in Villa il Focardo, dove sono in corso numerose iniziative sull'argomento. Nello stesso giorno, nella sala consiliare del Comune di Rignano sull'Arno, sarà inaugurata la mostra "Gli Einstein a Firenze e dintorni" a cura dell'Associazione Nazionale Partigiani - Rignano e Reggello e dell'Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri.

La famiglia si era rifugiata a Rignano per sfuggire alle leggi razziali e alle conseguenti persecuzioni, essendo Robert e e le due figlie di origini ebraiche mentre Cesarina Mazzetti (detta Nina) era figlia di un pastore protestante. Quando avvenne la strage Robert si trovava nelle campagne circostanti, dove era entrato in clandestinità insieme a un gruppo di partigiani. Viste le fiamme e intuendo cosa fosse successo, tentò per la prima volta il suicidio. Sarebbe riuscito a darsi la morte il 13 luglio del 1945, dopo aver informato il cugino della strage e avergli assicurato che l'esercito anglo-americano aveva iniziato le indagini per identificare e punire i responsabili dell'eccidio.

La scoperta dei 695 dossier, ritrovati nel 1994 all'interno di quello che la stampa italiana avrebbe chiamato "Armadio della vergogna" a palazzo Cesi-Gaddi (in via degli Acquasparta a Roma), permise di gettare ulteriore luce su questo e altri crimini commessi dai nazi-fascisti in Italia durante la guerra di liberazione. Sulla base di questi ritrovamenti alcuni storici arrivarono a ipotizzare che a macchiarsi di questa strage fossero stati i soldati del 104º reggimento Panzergrenadier della Wehrmacht, molti dei quali allora ancora viventi e ritornati in Germania. Su di loro, le autorità tedesche si impegnarono a avviare ulteriori indagini.

Il 4 agosto del 1944, gli Alleati arrivati nei pressi dei resti della Villa, trovarono un foglietto con su scritto "... abbiamo giustiziato i componenti della famiglia Einstein, rei di tradimento e giudei". Una motivazione che tutt'ora perplime gli storici, non solo perché Nina fosse di origini protestanti ma anche perché le nipoti di Robert Einstein, che avevano un cognome diverso, furono risparmiate. Una delle tesi più accreditate è quindi quella che i tedeschi avessero voluto colpire Albert Einstein, fuggito alle persecuzioni e diventato un esponente importante dell'intellighenzia antinazista negli Stati Uniti, negli affetti più prossimi rimasti in Europa.

Il cimitero, dove oggi riposa tutta la famiglia Einstein-Mazzetti, è stato proclamato Luogo della Memoria, infatti ogni 27 gennaio e ogni 3 agosto vi si svolgono cerimonie di commemorazione.

Quello che avvenne quella notte fu solo uno dei tanti eventi che testimoniano di come la guerra e i regimi dittatoriali si accanirono e ancora oggi si accaniscono sui ‘diversi’ che avevano e hanno il coraggio e la tenacia di perseguire liberamente le proprie idee.

Ha dichiarato la Presidente del Consiglio comunale di Rignano Grazia Di Dio.

 La strage del Focardo è solo una delle tante atrocità che ancora in ogni conflitto si verificano. Ed è per questo che per il nostro comune è importante mantenere vivo il ricordo, non dimenticare. Fra le varie iniziative a ricordo della strage abbiamo inaugurato ad aprile un giardino nel capoluogo di Rignano intitolato a Nina Mazzetti, Caterina e Luce Einstein. In questi due anni di governo del comune abbiamo cercato ad ogni evento la collaborazione con le scuole, fin dalla primaria, per tramettere ai bambini e ai giovani questi valori  e  questo bagaglio di memoria perchè dovranno essere proprio loro a portarli avanti.

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