OK!Valdisieve

Risparmiare con la lavastoviglie: gli accorgimenti da adottare

  • 276
metodi metodi © ZHIJIAN DAI
Font +:
Stampa Commenta

La lavastoviglie è ormai uno degli elettrodomestici immancabili in casa, per la sua grande comodità e soprattutto per la possibilità di risparmiare una notevole quantità d’acqua. Se tutti sanno come caricare la lavastoviglie, non tutti sono a conoscenza delle accortezze per usare al meglio questo elettrodomestico così comodo, riducendo il consumo d’acqua, favorendo il risparmio energetico e facendo durare di più l’apparecchio nel tempo. In questo articolo si presentano i consumi delle lavastoviglie e diversi suggerimenti utili per abbatterli. 

Quanta energia elettrica consuma una lavastoviglie?
A partire da marzo 2021, le etichette energetiche degli elettrodomestici in commercio si basano su una scala che va da A a G: A rappresenta la massima efficienza energetica, G il rendimento peggiore. Il consumo in kWh di una lavastoviglie è dato dalla formula: potenza della lavastoviglie x ore di funzionamento. Il dato del consumo moltiplicato per il costo della corrente in €/kWh (visibile  in bolletta) ci fornirà la spesa media in bolletta. Come suggerimento pratico, si tenga presente che ad oggi una lavastoviglie di classe B equivale a una “vecchia” di classe A+++, con riduzione ulteriori dei consumi del 23% circa. Per quanto riguarda le tipologie di lavastoviglie, non ci sono differenze tra i modelli a incasso e a libera installazione: il funzionamento è lo stesso, dunque anche il rendimento energetico. Sicuramente negli ambienti domestici moderni stanno prendendo sempre più piede le lavastoviglie a incasso adattabili al design delle diverse cucine, ma più per una questione di estetica e design che per degli effettivi vantaggi sul piano strutturale. 

Quanta acqua consuma una lavastoviglie?

E per quanto riguarda l’acqua? Non è semplice dare una risposta univoca, ad ogni modo nell’etichetta energetica viene indicato il valore del consumo d’acqua in litri per ciclo di funzionamento, con riferimento al programma Eco. Si consideri, comunque, che il consumo d’acqua delle lavastoviglie moderne è molto modesto, basti pensare che le più efficienti possono arrivare a un minimo di 6 litri per ciclo, rispetto alle decine richieste da altre di classe energetica inferiore. Naturalmente molto dipende dal tipo di programma impostato. Alcune recenti ricerche dicono che una famiglia di quattro persone può consumare fino a 50 litri di acqua calda per la pulizia delle stoviglie (fonte: Corriere). Con gli apparecchi più avanzati è possibile usare tra i 9 e i 15 litri d’acqua per ciascun ciclo, pulendo così le stoviglie di più pasti, con un impatto importante sulla riduzione del consumo idrico. Non a caso negli ultimi anni si è verificata un’impennata nella vendita di lavastoviglie di fascia alta, proprio perché consumano molto meno rispetto a quelle obsolete, e questo è particolarmente importante in un periodo di transizione energetica come quello che stiamo vivendo. 

Caricare la lavastoviglie in modo corretto

La prima regola è azionare la lavastoviglie solo a pieno carico, perché ovviamente si utilizza molta meno acqua e si ottimizza il consumo di corrente e detergenti. Per farlo è bene imparare a caricare l’elettrodomestico in maniera corretta, in modo da ottimizzare gli spazi. Bicchieri e tazze vanno nel cestello superiore, orientati verso il basso e mai sovrapposti, così come i contenitori in plastica, perché così non rischiano di venire deformati dato che la potenza riscaldante va dalla parte inferiore a quella superiore del macchinario. Il tutto ricordando che ovviamente non tutti gli oggetti possono andare in lavastoviglie: attenzione alle stoviglie decorate e alle ceramiche, così come mestoli in legno, oggetti in alluminio e rame, che potrebbero riportare qualche danno dovuto alle alte temperature. 

Detersivi e sale

Sul mercato sono disponibili tanti tipi di detersivi per lavastoviglie. Ultimamente vengono usate spesso le pastiglie multifunzione, che al loro interno presentano una quantità sufficiente di detersivo, sale e brillantante e con un unico prodotto garantiscono una pulizia accurata. Si ricorda, però, che è meglio usarle in zone dove la durezza dell’acqua è media, mentre se l’acqua è molto dura conviene usare e dosare i prodotti separatamente. In genere le pastiglie multifunzione sono anche progettate con una certa attenzione all’ambiente, ad esempio possiedono la pellicola biodegradabile grazie alla quale si riduce la quantità d’acqua necessaria perché la pasticca si sciolga. 

Evitare prelavaggio e asciugatura

Dal momento che i modelli moderni sono pensati per la pulizia di stoviglie anche molto sporche, un accorgimento da adottare per risparmiare tempo, acqua ed energia è saltare i processi di prelavaggio e asciugatura. Strategici, invece, i programmi di risparmio energetico, con il quale i piatti vengono lavati a una temperatura inferiore e con meno acqua rispetto al normale, pur mantenendo una pulizia ottimale. 

I modelli migliori per risparmiare 

Nel caso in cui si pensi di fare un utilizzo intenso della lavastoviglie, la scelta migliore è orientarsi su un modello di fascia alta, considerando che il costo inizialmente più alto viene ammortizzato con il tempo grazie al maggiore risparmio d’acqua, energia elettrica e detergente, senza contare la migliore efficacia di pulizia. Le lavastoviglie che si prestano a un utilizzo intensivo consumano circa 6 litri d’acqua per ogni ciclo di pulizia in modalità Eco e possono lavare fino a 14 coperti, mentre se si cerca un compromesso di fascia media ci si può orientare sui modelli Smeg, noti nel settore per il design che si integra nella maggior parte delle cucine e unisce la buona capienza all’elevata efficienza energetica. Se si desidera una soluzione economica, invece, si può optare per modelli con funzioni apposite per la gestione del tempo, buoni gli apparecchi Electrolux apprezzati dagli utenti per l’utilizzo intuitivo e rapido e la convenienza energetica.