Dalla prima vittoria con la Ferrari 499P in Texas nel giorno del trionfo di Charles Leclerc a Monza al debutto al Mugello Circuit nella ELMS, il campionato Endurance in puro spirito Le Mans, il 27-29 Settembre
Robert Kubica è pronto per una nuova sfida. Il fine settimana del 27-29 settembre Robert Kubika sarà all’Autodromo Internazionale del Mugello per il debutto della European Le Mans Series sul tracciato toscano. Un circuito che lo stesso Robert mette al pari di Suzuka e Spa per bellezza e difficoltà di guida, ma che per lui sarà ancora più affascinante perché rappresenta una grande novità.
Polacco di nascita e italiano d’adozione, la sua carriera è stata una corsa sulle montagne russe. Tra le strade di Cracovia, Robert si era innamorato del mondo dei motori, che tanto dà quanto toglie.
Dai successi nei kart al mondo dorato quanto spietato della F1, dal terribile incidente nei rally nel 2011 alla straordinaria vittoria ad Austin Texas nel Campionato del Mondo Endurance WEC lo scorso 1 settembre su Ferrari, Kubica di motori ne ha visti di tutti i tipi.
Complimenti per la straordinaria vittoria in Texas, arrivata la domenica in cui Charles Leclerc dominava a Monza nel GP d’Italia
“E’ stata una bellissima gara e sono contento per la Ferrari. Non era mai successo prima: vincere in due campionati mondiali nello stesso giorno”.
Al via con AF Corse al volante di una Ferrari 499P numero 83 Giallo Modena, non hai deluso le aspettative
“Ci voleva questo risultato. La stagione finora non era stata facile. Eravamo consapevoli di avere un grande potenziale ma i risultati in qualche modo non rispecchiavano il nostro livello”.
Hai avuto modo di seguire in tv la F1 a Monza?
“Sono un appassionato, ma quando ho le gare mi concentro totalmente in quello che faccio. Charles è un campione, sono contento per lui. Vincere a Monza e a Monaco sono due highlight della stagione, due GP iconici per cui i miei complimenti e gli auguro una Ferrari competitiva su tutti i circuiti”.
Dalla F1 all’Endurance. Come cambia l’approccio alla gara?
“Rispetto al passato, le macchine moderne non soffrono guasti per cui è diventata una sprint. Il format del WEC è di sei ore o più, quattro per la ELMS (European Le Mans Series). Più che la durata, cambia l’approccio. Dai kart alla F1, il pilota corre per se stesso, invece nell’Endurance condividi l’abitacolo con altri due piloti. Il DNA del pilota certo non cambia: devi estrarre il massimo da te stesso e dal pacchetto, ma il risultato di squadra conta più di quello personale. Non solo, diversamente dalla F1, nella ELMS ci sono più categorie, una griglia con oltre 40 macchine e piloti di diverso calibro. Questo aggiunge un altro fattore che può condizionare la gara: ci sono piloti vincenti, ex piloti di F1, ama anche gentlemen drivers”.
Cosa ti affascina del Campionato ELMS?
“Mi piace il format che racchiude l’essenza del motorsport: quattro ore di gara, una griglia molto competitiva con oltre 40 vetture, piloti e team di alto livello nei circuiti più belli d’Europa. Dopo la F1 e la F2, la LMP2 è la categoria più veloce, penso che al Mugello gireremo in 1’32”.
C’è un punto del Mugello che ti piace di più?
“La pista è talmente bella che è difficile trovare un punto che non lo sia, ha un bel flow. Le Arrabbiate restano comunque due curve mitiche. Come categoria di tracciati, metto Il Mugello insieme a Suzuka e Spa per bellezza e difficoltà di guida. Forse perché ci ho corso solo una volta, mi affascina ancora di più. Sarà una novità. Non vedo l’ora”.
Infine, cosa vorresti dire ai tifosi?
“Quest’anno vedo tanta gente alla ELMS, soprattutto giovani e questo fa molto piacere. Spero di vedere tanta gente al Mugello, anche perché il biglietto è molto accessibile e permette di vedere le macchine e i piloti da vicino: il paddock, la passeggiata box, lo schieramento in griglia. E’ una cosa rara nel Motorsport, per cui invito tutti a passare un weekend tra le verdi colline del Mugello alle porte di Firenze e a tifare la mia macchina, la numero 14”.
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