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Sambuca: mancano i custodi e i bambini devono uscire prima di scuola

E' disagio per i genitori di 74 bambini. L'appello del sindaco Baroncelli al Ministero.

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Asilo nido - Foto di repertorio Asilo nido - Foto di repertorio © Pixabay
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Sono complessivamente settantaquattro le bambine e i bambini iscritti alle materne di Vico d’Elsa e Sambuca Val di Pesa che dall’apertura della stagione scolastica sono costretti ad uscire prima da scuola a causa della carenza del personale Ata.
Una situazione complessa che non accenna a regolarizzarsi e per il suo inevitabile riflesso negativo sul percorso di crescita degli allievi e delle allieve e le rispettive famiglie inizia a preoccupare l’amministrazione comunale di Barberino Tavarnelle che sceglie di non restare a guardare.

“E’ necessario che il Ministero intervenga quanto prima per garantire il tempo scuola nelle materne di Vico d’Elsa e Sambuca Val di Pesa, dove al momento a causa della riduzione del personale Ata non potrà essere svolta la regolare attività didattica curricolare, quella messa in atto è una distribuzione degli organici che ci penalizza fortemente poiché, anziché tener conto delle effettive esigenze del nostro territorio, utilizza il parametro del numero di alunni in carico a ciascun plesso, una scelta che va ad incidere sul diritto allo studio di ogni bambina e bambino riducendo drasticamente il tempo scuola e le opportunità formative ed educative che è tenuta a costruire la scuola pubblica”.

Con queste parole il sindaco David Baroncelli, al fianco delle famiglie che si trovano nella condizione di dover subire tale carenza, fonte di disagi sia per le allieve e gli allievi, costretti a rinunciare alla loro piena giornata scolastica, sia per i genitori alle prese con una gestione dell’attività familiare e lavorativa, non solo vuole mettere in primo piano le criticità del contesto ma si propone di lanciare un appello al Ministero della Pubblica Istruzione e al Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni perché faccia fronte al problema e concretizzi nel più breve tempo possibile una soluzione conforme e aderente ai reali bisogni del territorio.

“Rispetto allo scorso anno è stata attuata una diversa assegnazione all'Istituto comprensivo Don Lorenzo Milani di Barberino Tavarnelle che si ritrova con 19 unità di personale Ata, anziché 20 – aggiunge il sindaco – tale dimensionamento dell’organico impedisce la piena regolarità dell'attività didattica nelle materne di Sambuca e Vico, due frazioni in cui la comunità scolastica svolge una fondamentale funzione aggregativa, necessaria alla tenuta sociale e ambientale delle aree decentrate. La scuola, in quanto collettore culturale e formativo, dalla quale dipende la vitalità e la sostenibilità dei piccoli centri urbani, soprattutto quelli non estranei alle crescenti dinamiche di spopolamento, deve essere considerata una priorità assoluta, nel rispetto di quanto sancito dalla nostra Costituzione, non può e non deve essere considerato un elemento accessorio della vita di una comunità. Auspichiamo che gli enti competenti individuino al più presto una soluzione che favorisca l’interesse collettivo e investa sul necessario benessere delle allieve e degli allievi, in quanto cittadini del futuro”.

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