1 APR 2025
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San Casciano, il consiglio comunale approva a maggioranza la mozione sullo Ius Scholae

La mozione è stata presentata dal capogruppo di maggioranza Niccolò Masiero...

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E’ firmata dal capogruppo di maggioranza Niccolò Masiero la mozione, approvata a maggioranza nella seduta del Consiglio comunale di qualche giorno fa, in merito alla necessità di rivedere la normativa per la concessione della cittadinanza italiana agli stranieri, con particolare riferimento alla cittadinanza per le bambine ed i bambini nati o cresciuti in Italia da ottenersi mediante il cd. “Ius Scholae”.

Il documento, da un lato, esprime sostegno al Comitato Promotore del Referendum sulla Cittadinanza, in vista nella primavera di quest’anno del referendum abrogativo denominato “Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana”, dall’altro  impegna il sindaco  e la giunta comunale a mobilitarsi nelle sedi opportune al fine di sollecitare il Parlamento ad approvare una nuova legge sulla cittadinanza italiana che tenga conto delle profonde trasformazioni intervenute nella società italiana dal 1992 ad oggi e che riconosca pieni diritti ai figli e alle figlie dei migranti nati e/o cresciuti in Italia e agli stranieri che vivono stabilmente nel nostro Paese.

“La nostra richiesta – afferma il consigliere comunale, capogruppo di maggioranza, Niccolò Masiero - è volta anche a promuovere un’azione di informazione e diffusione, attraverso l’attività dello Sportello Migranti, rivolta a tutti i minori stranieri residenti nel comune di Greve in Chianti. E’ necessario rendere consapevoli le famiglie della possibilità di richiedere la cittadinanza italiana entro un anno dal compimento della maggiore età”.

“Chiediamo inoltre – rimarca Masiero - che venga assegnata la “Cittadinanza Onoraria Ius Scholae” ai minorenni nati in Italia o arrivati prima dei dodici anni che vi hanno risieduto legalmente senza interruzioni, residenti nel comune di Greve in Chianti al completamento di almeno di un ciclo scolastico e di formazione in Italia, allo scopo di promuovere l’eguaglianza e l’effettiva partecipazione senza distinzione di origine o provenienza”.

La mozione si propone di impegnare il sindaco e la giunta a redigere un regolamento per il conferimento della cittadinanza onoraria Ius Scholae ai minori stranieri con l’obiettivo di disciplinare precisamente la materia in oggetto ed istituire una cerimonia pubblica per il conferimento della cittadinanza onoraria.

La discussione della mozione è stata accompagnata e sostenuta dall’intervento dell’assessore alle Politiche educative Giacomo Amalfitano. “Promuovere l’inclusione sociale – dichiara l’assessore - significa rafforzare la consapevolezza e il senso di responsabilità verso la comunità, ridurre i rischi di marginalizzazione, contrastare i fenomeni di discriminazione, stimolare la partecipazione attiva alla vita pubblica. È un segnale che dovremo sostenere con continuità, e che diamo non solo alle comunità straniere del nostro territorio, ma anche a noi stessi. Perché educare alla cittadinanza globale, basata su principi di solidarietà, accoglienza e rispetto reciproco aiuta tutti noi a costruire una comunità coesa e solidale e una società più equa, nella quale le differenze non sono un ostacolo ma una ricchezza da valorizzare”.

“La nostra amministrazione, così come la precedente, - precisa l’assessore alle Politiche educative Ilary Scarpelli - ha sempre lavorato con strumenti concreti per l’integrazione e l’inclusione. La cittadinanza non è solo un riconoscimento formale, ma un elemento essenziale per garantire pari opportunità e piena partecipazione alla vita della comunità. In questi anni abbiamo investito su servizi e progetti che rispondono a bisogni reali, come il rafforzamento dello Sportello Migranti, la sezione distaccata del CPIA per l'istruzione degli adulti e, più recentemente, il progetto di supporto per i richiedenti asilo del CAS, che si pone l'obiettivo di facilitare l’accesso ai servizi territoriali, promuovere l'autonomia lavorativa e rafforzare la coesione sociale attraverso la collaborazione con associazioni e reti locali. Questo dimostra che il nostro impegno va oltre le dichiarazioni di principio”.

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