Emanuele Piani, sindaco di San Godenzo © okm
Il comune di San Godenzo, situato nella Città Metropolitana di Firenze lungo il percorso verso Forlì, sta vivendo una fase di rinnovamento culturale grazie ai fondi ottenuti dal bando Borghi. Questa iniziativa è il risultato di una strategia mirata dell’amministrazione comunale, volta a rilanciare e valorizzare un territorio ricco di patrimonio artistico e naturalistico.
San Godenzo rappresenta un crocevia di arte, storia, natura e tradizioni secolari. Tra i suoi boschi e foreste, si sono avventurati personaggi di rilievo storico e culturale come Dante Alighieri e Andrea del Castagno. Questa terra è anche culla di generazioni di castanicoltori che, con dedizione e maestria, hanno elevato il marrone a vero e proprio simbolo del territorio.
Il marrone di San Godenzo è più di un frutto: è un emblema della cultura e dell'economia locale, che ogni anno attira numerosi visitatori e turisti. Le feste e le sagre a lui dedicate, come la tradizionale "ballottata" di fine ottobre, sono momenti di celebrazione e di ritrovo che valorizzano questo frutto e la sua storia.
San Godenzo, tuttavia, non seduce i turisti solo in autunno con i suoi marroni. Il territorio rimane affascinante durante tutto l'anno, grazie ai suoi sentieri naturalistici che si snodano nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Riconosciuto come una sorta di "porta fiorentina" di questo parco nazionale, San Godenzo si sta impegnando ulteriormente nella valorizzazione del suo patrimonio naturale. Un esempio concreto di questo impegno è la costruzione di un nuovo rifugio escursionistico vicino alla fonte del Borbotto, ai piedi del monte Falterona, pensato per accogliere e guidare i visitatori nella scoperta delle meraviglie di questo territorio unico.
