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Saverio Zeni in prima linea contro l’eolico sul Monte Giogo Villore: un grido d’allarme per l’Appennino

Uniamoci per proteggere l'Appennino, per proteggere il nostro futuro

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Disastri ambientali Disastri ambientali © Ai
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Saverio Zeni, consigliere comunale di Dicomano per il gruppo di cdx "Insieme per Dicomano", sarà in prima linea a Firenze, il 28 settembre, per dire no al progetto eolico sul Monte Giogo Villore. La sua presenza è un chiaro segnale che anche a livello locale ci sono amministratori che si oppongono a questi progetti e che stanno lavorando per tutelare l'ambiente.

Come ha dichiarato Zeni: "Partecipo con convinzione a questa manifestazione poiché occorre dire chiaramente che tale progetto è solo una mera speculazione finanziaria mascherata da ambientalismo di facciata. La difesa del Monte Giogo Villore è una battaglia che coinvolge non solo gli abitanti di Dicomano, ma tutte le comunità che vivono in Appennino. Le nostre montagne devono essere tutelate e difese."

Il Monte Giogo Villore, è polmone verde della Toscana, oggi minacciato. L'ombra del progetto eolico che incombe sulla montagna, minaccia di trasformare un ecosistema delicato in una distesa di pale eoliche. Ma questo non è solo un attacco a un singolo luogo. È un attacco al nostro patrimonio naturale, un attacco al futuro delle nostre comunità e alla salvaguardia delle comunità a valle sia in Toscana che in Emilia Romagna. Il dissesto idrogeologico, sempre più frequente e violento, non è un caso. La mano dell'uomo, con la sua sete di profitto e la sua miopia, ha un ruolo determinante. La deforestazione, la cementificazione, le pratiche agricole intensive hanno reso il nostro territorio più vulnerabile. E ora, con progetti come quello sul Monte Giogo Villore, stiamo aggravando ulteriormente la situazione.

L'acqua, bene prezioso e finito, è a rischio. I boschi, che assorbono l'acqua come spugne naturali, vengono abbattuti. I versanti, privati della loro protezione, franano, trascinando con sé fango e detriti che inquinano le nostre falde acquifere. A Vicchio, i filtri dell'acquedotto si intasano sempre più spesso, mettendo a repentaglio l'approvvigionamento idrico. E questo è solo l'inizio.

Il greenwashing, la pratica di mascherare attività dannose con una patina di ecosostenibilità, è un pericolo costante. Le pale eoliche, presentate come la panacea a tutti i mali, in realtà nascondono un costo ambientale altissimo. La loro installazione richiede la costruzione di strade, la posa di cavi elettrici e la distruzione di habitat naturali. E tutto questo per produrre un'energia che, in molti casi, potrebbe essere ottenuta da fonti rinnovabili più sostenibili.

Non possiamo permettere che il nostro Appennino venga sacrificato sull'altare del profitto. L'acqua è un bene comune, un diritto inalienabile. Il bosco è un patrimonio da tutelare, una risorsa indispensabile per la vita. La montagna è la nostra casa, il nostro rifugio.

Sabato 28 settembre, a Firenze, in Piazza Duomo, diremo basta. Ci uniamo in un grido comune per difendere la nostra terra e per costruire un futuro più sostenibile. Chiediamo alle istituzioni di ascoltare le nostre voci e di agire con coraggio e determinazione.

Saverio Zeni Capogruppo "insieme per Dicomano"

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