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Scarperia. Società fallita, imprenditore indagato e sequestro per 600mila euro

La società era fallita nel 2018 con debiti per tre milioni, contestata la falsificazione dei registri e la bancarotta

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operazione guardia di Finanza operazione guardia di Finanza © GdF
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Ha sede a Scarperia la società operante nel settore delle macchine per l'imballaggio, dichiarata fallita nel 2018 (con debiti per circa tre milioni di euro), per la quale i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Firenze e richiesto dalla Procura della Repubblica di Firenze – Sostituto Procuratore Dott. Fabio Di Vizio, che ha riguardato i beni e le liquidità rilevati come sottratti dal patrimoni. Risulterebbe indagato l'imprenditore.

Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Firenze, hanno permesso di ricostruire la gestione societaria che - afferma il Giudice per le Indagini Preliminari - “ha portato alla sistematica, consapevole e programmata spoliazione della società”.

All’indagato è stato contestato di essersi appropriato, attraverso vari meccanismi illeciti, quali alterazioni di libri e scritture contabili e fatture false: del complesso produttivo della società fallita, costituito da numerosi beni strumentali e impianti del valore di circa 200mila euro, destinandolo a un’altra società, sempre dallo stesso amministrata e che, di fatto, ha proseguito l’attività della prima; di ricavi e iva per oltre 270mila euro relativi ad attività svolte dalla fallita, incassati dall’altra società; di oltre 130mila euro della cassa societaria, destinati a finalità personali. Inoltre, la società fallita avrebbe anche emesso fatture false nei confronti dell’altra società per abbatterne i ricavi e le imposte dovute.

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Commenti 1
  • Morena Sileri

    Andrebbe invece indagato il governo che è il solo colpevole della bancarotta e di tutti i fallimenti delle aziende. Sciacalli e strozzini. Dittatori e soli responsabili della distruzione dell’Italia. Con tasse impossibili stanno distruggendo tutte le aziende . Una volta che non ci sarà più nulla non prenderanno finalmente più nulla. Mascalzoni.

    rispondi a Morena Sileri
    dom 12 luglio 2020 04:29