14 MAR 2025
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Tav e smaltimento fanghi: le mani della camorra sul Mugello?

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Tav e smaltimento fanghi: le mani della camorra sul Mugello? Tav e smaltimento fanghi: le mani della camorra sul Mugello? © n.c.
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Nel mirino una discarica di Scarperia. Dal gruppo di Rifondazione Comunista in Consiglio Provinciale riceviamo e pubblichiamo la seguente nota, un (nuovo) grido di allarme sulla gestione e lo smaltimento delle terre di scavo in Mugello (e in particolare in una discarica di Scarperia), con il presunto coinvolgimento di ambienti vicini alla Camorra:

Oggetto: Tav e terre di scavo: discarica illecita di fanghi inquinati in località Campati a Scarperia. Presunto sbarco della Camorra in Mugello. Un'opera inutile e dannosa diventata l'affaire del traffico illecito di rifiuti con il coinvolgimento, secondo la Procura, d'interessi malavitosi (clan dei Casalesi e famiglia Caturano).

Rifondazione Comunista: “nuova” devastazione ambientale in Mugello, oltre ai danni ambientali e sanitari irrompe in Mugello la questione della legalità. Domanda di attualità art. 39 del Regolamento del Consiglio Provinciale. Dall'inchiesta in corso, condotta dalla Procura di Firenze, emergerebbe l'interessamento di un sito nel Comune di Scarperia e uno ad Altopascio dove sarebbero stati trasportati fanghi contaminati da betonite derivanti dai lavori per il sottoattraversamento TAV di Firenze.

Usando una procedura non nuova, abusata con i lavori dell'Alta Velocità in Mugello e con la Variante di Valico, inventandosi la necessità di un intervento di ripristino ambientale si trova allocazione per materiali di scavo classificandoli e considerandoli non come rifiuti ma come terre idonee appunto a operazioni di “ripristino”. Un'operazione economicamente molto conveniente per i soggetti interessati ai lavori ma dalla conseguenze devastanti per i territori interessati. Una questione di costi, ancor prima che di siti di stoccaggio. Smaltire correttamente fanghi, rocce e altro materiale, calcola il Corpo forestale, sarebbe costato più del doppio di quello che invece è costato.

L’inchiesta condotta dal Corpo forestale dello Stato e dai carabinieri del Ros, che giovedi 17 gennaio hanno proceduto a decine di perquisizioni, ipotizza tra le altre cose che i fanghi derivanti dai lavori per il sottoattraversamento della Tav siano stati smaltiti illecitamente. E nel capitolo «smaltimento rifiuti» che si inserisce la camorra.

Per comodità riportiamo per intero il brano che riguarda l'intervento degli organi giudiziari:

“...il conferimento di questi rifiuti aveva una sola regia». Le ditte smaltitrici «si dividevano in pieno accordo i quantitativi, risultando in realtà solo apparenti smaltitori». Di fatto però «tutta l'attività di trasporto, raccolta e smaltimento in discarica» veniva «gestita dalla Vecasud di Maddaloni». Una ditta non da poco, dato che risulta «avere il monopolio del trasporto e movimento terra dell'appalto»: gran parte delle oltre 413 mila tonnellate di fango.


Il capo della Vecasud, non è però un industriale qualsiasi. Scrive la Procura:

«Da accertamenti svolti risulta strettamente collegato ad ambienti della criminalità organizzata di tipo camorristico». E precisamente al clan dei Casalesi e alla famiglia Caturano...”. Sul sito di Campati poi rimane una questione di fondo da chiarire: la ditta Edilgest avrebbe scaricato 66.000 tonnellate in quella località, in un terreno a destinazione agricola, in base ad un intervento di ripristino ambientale licenziato (stando alla cartellonistica presente in loco) dal Comune di Scarperia con concessione edilizia del 19.12.2010 e dalla Provincia di Firenze con autorizzazione n. 3705 del 25.10.2010. I rifiuti quindi sarebbero stati conferiti a seguito di atti e autorizzazioni rilasciati dagli enti locali.

Ciò premesso gli scriventi Consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista, nel ribadire la loro netta contrarietà al progetto di sottoattraversamento TAV di Firenze, nel richiedere una sospensione immediata dei lavori a seguito delle indagini condotte dalla procura e nel sottolineare come negli anni le cosiddette Grandi Opere si siano dimostrate, direttamente e indirettamente, devastanti per il territorio del Mugello, chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all'assessore competente: di riferire in merito all'autorizzazione al conferimento di terre nell'area di Campati rilasciata dalla Provincia di Firenze; di riferire, nello specifico, la tipologia di materiali e di terre autorizzate ad essere conferite nel sito stesso; di riferire quali controlli e quanti interventi di verifica siano stati compiuti in loco dalla data di emissione di autorizzazione per verificare la natura effettiva dei materiali conferiti; se non si ritenga opportuno sospendere immediatamente l'autorizzazione al conferimento (visto che anche nella giornata successiva ai sopralluoghi compiuti da Corpo Forestale a dai Ros, lo stesso conferimento risultava ancora in corso); di riferire in merito al progetto di presunto ripristino ambientale previsto nell'area di Campati, specificando le finalità e i motivi che hanno portato all'autorizzazione per l'esecuzione dei lavori e alla localizzazione dell'intervento in quell'area specifica.

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